Un servizio innovativo per la salute mentale
Il prossimo martedì 15 aprile 2025, alle ore 11, verrà ufficialmente aperta la nuova Comunità residenziale di via Cella, situata al numero 6 di via della Cella a Gemona del Friuli. Si tratta di un importante progetto volto a promuovere il benessere mentale e a potenziare i servizi sanitari locali, offrendo un ambiente di autonomia e inclusione per individui coinvolti in percorsi terapeutici e riabilitativi. All’evento di inaugurazione saranno presenti diverse autorità, tra cui il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (AsuFC), Denis Caporale, i sindaci di Gemona e Tolmezzo, Roberto Revelant e Roberto Vicentini, insieme ad altri rappresentanti istituzionali e della Cooperativa sociale Itaca, che gestirà la struttura.
La struttura e la sua organizzazione
La nuova Comunità residenziale di via Cella è un servizio operativo 24 ore su 24, in grado di accogliere fino a sei persone. Questi individui saranno coinvolti in percorsi di autonomia, inclusione sociale e terapie riabilitative, grazie alla stretta collaborazione tra i Centri di Salute Mentale di Gemona e Tolmezzo e la Cooperativa Itaca. Questa struttura fa parte di un progetto di potenziamento della rete territoriale di servizi offerti dall’AsuFC. Il nuovo servizio contribuirà a migliorare la qualità della vita dei pazienti, promuovendo l’integrazione e il benessere psicosociale.
Principi e obiettivi del servizio
La Comunità residenziale si basa sui principi della Recovery, mettendo al centro la persona e i suoi diritti fondamentali come la dignità, il rispetto e l’autodeterminazione. Gli interventi educativi sono personalizzati per stimolare le capacità individuali, favorire la collaborazione domestica e promuovere l’inclusione sociale attraverso attività quotidiane e il supporto alla costruzione di relazioni significative.
La struttura mira anche a promuovere la costruzione di reti sociali che sostengano i percorsi di vita dei residenti, creando un forte legame con il territorio. In questo contesto, il rapporto con la comunità è considerato una risorsa fondamentale per il successo del percorso riabilitativo.