Il Friuli Venezia Giulia è una regione italiana ricca di storia e tradizioni e commistione di realtà anche molto diverse tra loro, capace di conseguenza di vantare una certa varietà di giochi tradizionali, oltre che di ricette o dialetti anche molto differenti tra loro. Molte di queste tradizioni risalgono a secoli fa e riflettono il carattere sociale e rurale delle sue comunità. Ad oggi questo carattere è certamente venuto meno a causa dell’avvento di internet, che ha rivoluzionato (tra le altre cose) il modo di giocare e passare il proprio tempo libero. Ciò non coincide necessariamente con una rimozione in blocco di questi passatempi ma piuttosto una loro modifica. In alcuni casi, soprattutto quelli praticabili esclusivamente all’aria aperta, sono caduti in disuso mentre altri, come i giochi di carte, hanno trovato una nuova giovinezza sul web, dove è possibile ritrovare una miriade di giochi. Si passa dal poker digitale online, noto ormai in tutto il mondo, a giochi spiccatamente più tradizionali come la scopa o briscola, ma anche tresette o rubamazzo. Se però nelle osterie e nei bar del Friuli si possono utilizzare le carte da gioco del territorio, ciò non accade su internet dove la riproduzione dei mazzi si limita a quello napoletano (o tuttalpiù al piacentino).
La morra
Uno dei giochi più antichi e diffusi in Friuli è la morra, un gioco che richiede rapidità e riflessi. Due o più giocatori devono simultaneamente alzare una o più dita della mano mentre gridano un numero (che dovrebbe corrispondere alla somma delle dita mostrate da tutti i giocatori). Ad ogni cifra indovinata viene assegnato un punto.
Il pindul
Il pindul è un gioco molto popolare nelle zone montane del Friuli, in particolare tra i pastori e gli abitanti delle zone rurali. Si tratta di un passatempo che implica l’uso di una palla, che può essere di legno o di cuoio, che deve essere lanciata il più lontano possibile tramite un bastone. Questa spiegazione lo rende molto simile al baseball attuale ad esempio, dove però le sfide appaiono molto più strutturate rispetto a questo passatempo che vedeva la partita chiudersi dopo che la mazza o bastone aveva effettivamente centrato la palla.
I birilli
I birilli rappresentano una delle varianti più diffuse del gioco del bowling in Friuli e conosciuto anche come birijis in alcune varianti dialettali. Prevede l’uso di birilli di legno da abbattere con una palla. Si gioca generalmente su un terreno di terra battuta, e questa è la prima grande differenza con il bowling, con l’obiettivo di abbattere il maggior numero di birilli nel minor tempo possibile.
Slapide o gioco della moneta
Lo slapide è un antico gioco friulano basato sull’utilizzo di una moneta (o un piccolo disco di metallo). Il gioco consiste nel lanciarla contro un muro cercando di avvicinarsi il più possibile a una linea segnata sul terreno. Si tratta di un gioco di precisione che richiede abilità e un buon senso della distanza.
Era un’attività particolarmente diffusa nelle osterie e nelle piazze dei piccoli paesi friulani, dove gli uomini si riunivano per giocare e passare il tempo libero. Anche se oggi è meno praticato, rimane un simbolo delle tradizioni popolari della regione e talvolta torna di moda nelle feste che celebrano le tradizioni locali.
Pelota friulana
Il gioco è una variante della regione della più celebre pelota, che nasce invece all’interno dei Paesi Baschi. Questo passatempo è praticato nel Friuli Venezia Giulia grazie alle influenze delle aree di confine, soprattutto quelle con la Slovenia dove il gioco è particolarmente noto. Questo passatempo si svolge con una palla che deve essere lanciata contro un muro: l’obiettivo è far sì che l’avversario non riesca a rispondere. Si presenta estremamente simile al racquetball nel suo regolamento generale, tuttavia in questo caso non si avevano le racchette per giocare ma si utilizzava esclusivamente la forza delle mani.
Il tiro alla fune
Il tiro alla fune è probabilmente il gioco meno marcatamente friulano dell’elenco ma non meno popolare, anzi. Gode anche di una storia olimpica. È ancora oggi molto praticato in tutta Italia soprattutto durante le sagre e le festività, oltre che nei momenti di gioco che coinvolgono un numero piuttosto elevato di bambini (o adulti). Questo gioco richiede forza e coordinazione: due squadre si sfidano tirando una corda, cercando di trascinare la squadra avversaria oltre una linea prestabilita.