Udine: polemiche sulle esumazioni nel cimitero di San Vito
UDINE – Il 5 gennaio, la città è stata scossa da un episodio che ha suscitato indignazione e rabbia: diverse famiglie hanno scoperto che le tombe dei propri cari erano state rimosse senza preavviso nel cimitero di San Vito. La vicenda ha sollevato forti critiche da parte dei familiari, che accusano l’amministrazione comunale di non aver comunicato adeguatamente le operazioni di esumazione. La questione è stata portata alla luce da tre cittadini, Luigi Pellizzoni, Roberto e Giovanna Simonetti, che hanno denunciato la mancanza di avvisi scritti.
La denuncia dei familiari
Raffaella Palmisciano, figlia di una delle persone coinvolte, ha raccontato l’amarezza e la sorpresa di sua madre, che, trovando la tomba del marito scomparso senza traccia, è scoppiata in lacrime. La Palmisciano ha criticato l’atteggiamento del Comune, ricordando che per il censimento è stato fatto uno sforzo notevole per contattare la madre, ma in questo caso non è stato inviato alcun avviso.
Secondo i familiari, la burocrazia non può prevalere sull’aspetto umano e affettivo in un momento così delicato. Pellizzoni ha denunciato, inoltre, la presenza di una fossa comune senza alcuna indicazione che riportasse i nomi dei defunti, dove i familiari non hanno nemmeno un luogo su cui porre un fiore vero, ma solo un quadratino con un fiore di plastica.
La difesa del Comune
L’assessore ai Servizi Cimiteriali, Rosi Toffano, ha difeso la gestione delle esumazioni, spiegando che le comunicazioni sono state pubblicate sull’Albo pretorio, nel sito web del Comune e all’interno del cimitero. Toffano ha inoltre precisato che gli avvisi relativi alla rotazione del campo comune “Z” sono stati visibili dal maggio 2022 fino ad agosto 2023, con un ulteriore avviso nel marzo 2024.
Nonostante la difesa dell’amministrazione, i familiari sono decisi a portare avanti la battaglia. Palmisciano, che è anche consigliere comunale di opposizione, ha annunciato di voler sollevare la questione in Aula e chiedere una revisione delle procedure.
La proposta di rivedere il regolamento
Palmisciano intende presentare un’interrogazione per chiedere che vengano trovati metodi più efficaci per avvisare i parenti degli esumati. Secondo la consigliera, un semplice controllo all’ufficio anagrafe potrebbe permettere al Comune di contattare direttamente i familiari, evitando situazioni dolorose come quella accaduta.