Il Collegio Guide Alpine del Friuli Venezia Giulia si arricchisce di quattordici nuovi professionisti. Si tratta di quattro guide alpine – tra cui tre aspiranti guida alpina – e dieci accompagnatori di media montagna.
Lunedì 19 dicembre presso la sede della Regione Friuli Venezia Giulia i quattordici candidati sostengono l’esame finale che corona il lungo percorso di formazione sostenuto per ottenere l’abilitazione regionale.
È la prima volta che il Collegio Guide Alpine del Friuli Venezia Giulia organizza e conclude in completa autonomia un corso di formazione per accompagnatore di media montagna, una figura professionale in costante crescita, che si affianca a quella della guida alpina nell’operare in montagna, con competenze diverse, più tecniche quelle della guida alpina, più culturali e turistiche, oltre che escursionistiche, quelle dell’accompagnatore di media montagna.
Entrambi sono professionisti con un ruolo importante nel convogliare un turismo specifico e in forte crescita, quello orientato ad attività all’aria aperta e al contatto con la natura e al rispetto dell’ambiente montano così sfaccettato nelle sue varie forme e caratteristiche.
I nuovi accompagnatori, sette uomini e tre donne, hanno un’età compresa tra i ventisei e i quarantadue anni, risiedono in località di montagna (Enemonzo, Prato Carnico, Tolmezzo, Verzegnis) e in altre località del Friuli Venezia Giulia (Gradisca d’Isonzo, Pasian di Prato, Povoletto, Rive d’Arcano, San Daniele, Trieste) e provengono da ambiti di studio e lavoro diversi.
Gli accompagnatori hanno affrontato il lungo percorso di formazione spalmato nell’arco di un anno con 60 giorni di corso.
Hanno seguito e superato lezioni e prove pratiche inerenti aspetti medici (il soccorso, il trauma, BLSD, le principali patologie, l’alta quota); topografia e orientamento (rappresentazioni cartografiche, cartografia escursionistica, cartografia digitale, dati digitali, strumenti gps, files gpx); soccorso alpino e sopravvivenza (l’organizzazione del Soccorso alpino e speleologico, soccorso con l’elicottero, sopravvivenza in ambiente ostile, bivacco di fortuna) dormendo tra l’altro in bivacchi di fortuna da loro stessi predisposti; aspetti naturalistici in collaborazione con il Parco delle Prealpi Giulie (educazione ambientale, botanica, ecologia, geologia, zoologia, storia e cultura alpina); un trekking di formazione di cinque giorni nelle Dolomiti Friulane da rifugio a rifugio, un secondo trekking d’esame nelle Valli del Natisone e un terzo trekking nel Parco Naturale del Monte Ucka in Croazia; la Grande Guerra in montagna (inquadramento storico, visita al Pal Piccolo, Montemaggiore, Ospedaletto di Gemona); nozioni di organizzazione turistica regionale con meeting nelle sedi di Promoturismo FVG, Consorzio Silent Alps e di centri di interesse turistico in Friuli Venezia Giulia; lezioni su legge regionale del turismo e sulle leggi e regolamenti del collegio guide alpine del Friuli Venezia Giulia; accompagnamenti speciali inerenti nordic walking, mountain bike, allenamento e alimentazione, micologia, accompagnamento minori, meteorologia, organizzazione viaggi.
“È stato un percorso di crescita – così la guida alpina Massimo Candolini, direttore del corso – e tutti, nessuno escluso, ci hanno messo il cuore, accanto al massimo impegno.” I dieci accompagnatori presentano all’esame finale ciascuno una tesi, svolta in ambiti disparati della montagna friulana con proposte e studi originali. Le tesi verranno inviate a PromoTurismo FVG e al Consorzio Turistico Silent Alps con lo scopo di presentare agli enti del turismo friulano la nuova, per il Friuli Venezia-Giulia), figura professionale dell’accompagnatore di media montagna e suggerire iniziative che, con qualche adattamento, potrebbero essere realmente applicate in ambito turistico.
Nel frattempo è già pronto il nuovo bando regionale per il secondo corso di formazione per accompagnatori di media montagna le cui selezioni si svolgeranno a gennaio 2023 e per le quali si prevede una forte affluenza.