TRIESTE, 13 SETTEMBRE 2024 – Arriva per il “Festival di Trieste – Il Faro della Musica”, la rassegna organizzata dalla Società dei Concerti Trieste e dal Comune di Trieste, Giovanni Sollima, virtuoso del violoncello, compositore italiano contemporaneo più eseguito al mondo e musicista accolto con ovazioni nelle grandi sale internazionali, dalla Carnegie hall di New York alla Scala di Milano.
L’artista è conosciuto come musicista eclettico che, oltre a suonare, costruisce strumenti composti da elementi tra i più improbabili, come il ghiaccio, e per esibirsi spericolatamente anche nei luoghi più impervi, dai picchi montani agli abissi marini, alle dune del deserto (in quello tunisino di Timbain, tra rocce e sterpaglie, in un concerto per violoncello e…pietre) spesso veicolando messaggi importanti come quello ambientale, la crisi idrica, conflitti e migrazioni di massa.
Rispetto a questi progetti così affascinanti racconta: «Quando sono nato il violoncello era già a casa, l’ho sempre percepito come un’entità, un luogo, una dimora, un parente. E lo percepisco ancora come una voce. O una barca. È il violoncello a portarmi in giro.»
Questa volta, a Trieste, suonerà, sabato sera, alle 20, sul mare sotto una (quasi) luna piena. Una piattaforma galleggiante sarà posizionata in acqua davanti a Piazza dell’Unità d’Italia (Scala Reale) dove l’interprete proporrà, in un appuntamento gratuito, un programma a sorpresa, tutto da scoprire dedicato a Bach e a sue composizioni. In caso di maltempo il concerto sarà trasferito al Ridotto del Teatro Verdi.
Dopo questo primo appuntamento con il M° Sollima ci sarà la possibilità di vederlo, e ascoltarlo, anche domenica 15 settembre, alle 19.30, al Teatro Verdi di Trieste – dopo il consueto appuntamento “Note d’artista” con il M° Marco Seco in dialogo con Sollima, alle 18, al Ridotto – in doppia veste di solista e direttore insieme all’Orchestra della Fondazione Lirica del Teatro G. Verdi di Trieste, in un concerto che vede il violoncello protagonista assoluto. Il programma infatti prevede il celebre concerto per violoncello e orchestra in Re maggiore di Franz Joseph Haydn e musiche del repertorio popolare con I Canti Scozzesi sempre del compositore austriaco e le Folktales di Giovanni Sollima.
«Tra i brani in programma – aggiunge il musicista e compositore Sollima – il filo conduttore è marcato, fortissimo; le radici. Haydn ne è un esempio straordinario, anche quando non è palese, la sua musica – dalle sinfonie ai quartetti, passando per i concerti e tanto altro – è visionaria, piena di articolazioni, pronunce, melodie, ritmi e canti popolari verso i quali sicuramente non restava indifferente. Lo stesso si potrebbe dire per Beethoven, Brahms, Ligeti, Berio, Kodaly, prima ancora Vivaldi, Tartini, Biber, Boccherini… ne dimentico tanti…».
Il Festival di Trieste prosegue fino al 18 settembre; per il programma visitare il sito www.societadeiconcerti.it/fest24-25
Il Festival di Trieste è organizzato dalla Società dei Concerti in co-organizzazione con il Comune di Trieste, la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico G. Verdi di Trieste, del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti, del Conservatorio G. Tartini di Trieste, della Scuola di Musica 55-Casa della Musica e della Direzione Marittima Friuli Venezia Giulia – Capitaneria di Porto di Trieste, e grazie al contributo del Ministero della Cultura – Progetti Speciali FNSV 2024, del main sponsor Generali Italia Spa, dei sponsor Banca360 e Siot-Tal, il sostegno di Fondazione Casali Ets e Fondazione CRTrieste e di mecenati Artbonus
Biografie
GIOVANNI SOLLIMA
Violoncellista di fama internazionale è il compositore italiano più eseguito nel mondo. Collabora con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Ivan Fischer, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi, Mario Brunello, Kathryn Stott, Giuseppe Andaloro, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, Giovanni Antonini, Ottavio Dantone, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Elisa e Antonio Albanese e con orchestre tra cui la Chicago Symphony Orchestra, Liverpool Philharmonic, Royal Concertgebouw Orchestra, Moscow Soloists, Berlin Konzerthausorchester, Australian Chamber Orchestra, Il Giardino Armonico, Cappella Neapolitana, Accademia Bizantina, Budapest Festival Orchestra.
Per il cinema, il teatro, la televisione e la danza ha scritto e interpretato musica per Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, Marco Tullio Giordana, Alessandro Baricco, Peter Stein, Lasse Gjertsen, Anatolij Vasiliev, Karole Armitage, e Carolyn Carlson.
Si è esibito in alcune delle più importanti sale in tutto il mondo, tra cui la Alice Tully Hall, la Knitting Factory, la Carnegie Hall (New York), la Wigmore Hall, la Queen Elizabeth Hall (Londra), la Salle Gaveau (Parigi), il Teatro alla Scala (Milano), il Ravenna Festival, l’Opera House (Sydney), la Suntory Hall (Tokyo).
Dal 2010 Sollima insegna presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove è stato insignito del titolo di Accademico.
Nel 2012 ha fondato, insieme a Enrico Melozzi, i 100 Cellos.
Nel 2015 ha creato a Milano il “logo sonoro” di Expo e inaugurato il nuovo spazio museale della Pietà Rondanini di Michelangelo.
Nel campo della composizione esplora generi diversi avvalendosi di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione, suonando nel Deserto del Sahara, sott’acqua, o con un violoncello di ghiaccio.
Nel corso del 2020, a causa della pandemia mondiale di Covid-19, le attività concertistiche di Giovanni Sollima hanno subito, per noti motivi, un forte rallentamento. Nei mesi estivi ed autunnali ha comunque avuto modo di apparire per Festival rinomati quali il Classiche Forme di Lecce, il MiTo Settembre Musica di Milano e Torino, il Mittelfest di Cividale del Friuli e per l’Associazione Scarlatti di Napoli.
Nel corso dell’ultimo anno Giovanni Sollima ha inoltre avuto modo di intensificare la sua attività nel campo della composizione, avendo ricevuto diverse commissioni, tra cui ad esempio “Il Libro della Giungla”, presentato per la prima volta a Kiel nell’autunno 2020.
La sua discografia si è aperta nel 1998 con un CD commissionato da Philip Glass per la propria etichetta Point Music, al quale sono seguiti numerosi album per Sony, Egea e Decca. Giovanni Sollima ha riportato alla luce un violoncellista/compositore del Settecento, Giovanni Battista Costanzi, di cui ha inciso nel corso degli ultimi anni le Sonate e Sinfonie per violoncello e basso continuo per l’etichetta spagnola Glossa.
Nell’ottobre 2018, alla Cello Biennale di Amsterdam, ha ricevuto il prestigiosissimo riconoscimento Anner Bijlsma Award.
Nei primi mesi del 2021 ha registrato le sei Suite di J.S. Bach, simbolo di un ritorno all’essenza della musica. Questa registrazione è distribuita a partire dal settembre 2021.
Giovanni Sollima suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679).
ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE
L’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste è un complesso stabile fin dal 1944, quando assunse il nome di “Filarmonica Triestina”; poi, nel 1964, ha preso il nome del Teatro in cui opera. È quindi dai tempi dell’immediato dopoguerra che la sua attività non conosce soste. Il suo organico è in grado di eseguire il più vasto repertorio lirico, sinfonico, operettistico ed è stata via via guidata da direttori che da soli stanno ad indicarne l’alto livello professionale: Herbert von Karajan, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Paul van Kempen, Thomas Schippers, Mario Rossi, Carlo Maria Giulini, Laslo Somogyi, Leonard Bernstein, Sergiu Celibidache, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Gary Bertini, Gustav Kuhn, Stefan Anton Reck, Pinchas Steinberg, Bruno Campanella, Nello Santi, Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti, e altri ancora.
A più riprese è stata invitata ad esibirsi fuori sede e tra le tappe più importanti vanno ricordate la Stagione Lirica Italiana a Parigi nel 1957, il Festival Busoni a Empoli nel 1958, la Stagione a Wiesbaden nel 1969, i cicli sinfonici in Slovenia, Croazia, Austria e Ungheria. Significativa la sua partecipazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto dai tempi della sua fondazione e, senza interruzioni, dal 1958 al 1969.
Di radici profonde è anche l’impegno alla diffusione della cultura musicale nel Friuli ‐Venezia Giulia. Da molti anni il Teatro Verdi è presente in diverse città: da Udine a Gorizia, a Pordenone e in altri centri della Regione, sia con il suo organico al completo che con i suoi validissimi solisti e le formazioni di tipo cameristico.
Nel 2014 ha inaugurato la stagione d’opera alla Royal Opera House di Muscat (ROHM) con una produzione di grande successo, il Macbeth di Verdi, “un’opera indimenticabile che ha lasciato un indelebile ricordo dopo che il sipario è sceso” (dalla rivista “Times of Oman’s”). Nel 2016 ha inaugurato la Dubai Opera con il concerto d’apertura eseguito dal tenore Placido Domingo e con le opere liriche Les pêcheurs de perles e Il barbiere di Siviglia, due produzioni realizzate dalla Fondazione stessa. Nel 2019 Orchestra e Coro della Fondazione sono stati impegnati in una prestigiosissima tournée di tre settimane in Giappone con un nuovo allestimento de La Traviata di Giuseppe Verdi, rappresentata nelle principali città nipponiche.
L’Orchestra del Teatro Verdi è presente nei cataloghi discografici con le Sinfonie di Mendelssohn, di Schumann e con l’integrale delle Sinfonie e lo Stabat Mater di Dvorak (per la Erresse) dirette rispettivamente da Lü Jia e da Julian Kovatchev. Oltre alle ormai storiche incisioni delle sue partecipazioni ai primi Festival dei Due Mondi di Spoleto negli anni Cinquanta e Sessanta, il repertorio dell’Orchestra del Teatro Verdi include anche varie interpretazioni live del repertorio operistico, tra le quali: Il Campiello di Wolf Ferrari, La Straniera di Bellini (per la Fonit‐Cetra/ Ricordi), Attila e Stiffelio di Verdi (per l’etichetta Dynamic), Ginevra di Scozia di Simon Mayr (per l’Opera Rara), un DVD di Tancredi di Rossini, I Cavalieri di Ekebù di Riccardo Zandonai e un CD di Lohengrin di Wagner. La battaglia di Legnano di Giuseppe Verdi è inserita in DVD nel cofanetto Tutto Verdi The Complete Operas edito da Unitel Classica in occasione delle celebrazioni per i 200 anni della nascita del compositore.