Si è tenuto ieri “Tourism Matching 2024″, un evento dedicato agli operatori turistici transfrontalieri organizzato dal GAL Carso – LAS Kras, in collaborazione con ORA Krasa in Brkinov e Promoturismo FVG, al Savoia Excelsior Palace di Trieste.
“Tourism Matching” è un invito a fare squadra tra chi, orientato alla sostenibilità, si occupa di accoglienza e di enogastronomia, con l’obiettivo di approfondire «cose slow da fare, bere e mangiare», creando ponti tra il confine italiano e sloveno, e tra il Carso e Trieste.
Presenti un centinaio di persone, per lo più operatori dell’accoglienza turistica che hanno potuto dialogare con diciotto creator di esperienze, italiani e sloveni, che operano nel territorio transfrontaliero e che hanno partecipato a un questionario live, curato da Prandicom, sui possibili sviluppi del Carso.
«È stato un pomeriggio intenso ‒ ha commentato David Pizziga, presidente di Gal Carso- Las Kras ‒ anche di colloqui utili al fatturato di diciotto diverse esperienze turistiche dalle quali è emerso che il Carso deve differenziarsi da tutte le altre destinazioni turistiche. Quest’anno Tourism Matching è transfrontaliero e utile all’idea che il turista possa scegliere tra diverse esperienze da una parte all’altra del confine. Vogliamo pensare che questo sia un posto unico: siamo Carso- triestini, una popolazione unica, popolo burbero e difficile per certi versi, ma genuino».
Presente all’evento Pierpaolo Roberti, assessore regionale alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione: «questo è un momento particolare per la nostra città, basta pensare all’evento che ospita oggi Trieste, il Selecting Italy, ma basta anche solo guardare fuori dalle finestre e vedere le navi da crociera. Credo sia importante catturare questo momento di forte attenzione mediatica». Igor Gabrovec, sindaco del comune di Duino-Aurisina, ha parlato di un potenziale non sfruttato a pieno e di «tanto da fare affinché si passi dalla teoria alla pratica».
Durante la tavola rotonda, moderata dalla giornalista del Primorski Dnevnik Sanela Coralič, è intervenuta Francesca Baldereschi, responsabile Slow Food Travel, per Sloow Food Italia:
«Vogliamo un territorio che non consideri il turista come un numero. L’approccio al turismo dovrebbe riuscire a evidenziare, promuovere e narrare tutte le produzioni agricole del territorio senza snaturarle. Cercare di mettere punti fermi, per darsi delle regole e guardare alla sostenibilità, considerando la comunità come il fulcro dell’attività sul territorio. Serve molta formazione, un buon
storytelling. Oggi è il momento per il turismo agroalimentare, per quello del cammino e delle biciclette».
Astrid Prasniiar del ROS Turist, un Istituto per il turismo sostenibile (Institut za odgovorni turizem) ha messo in luce come i comuni carsici si siano attivati molto a livello di comunicazione ma anche per favorire un rapporto responsabile con la natura.
Riccardo Zanellotti, direttore Savoia Excelsior Palace Trieste – Starhotels, ha sottolineato invece l’importanza di «cercare di conoscere le eccellenze locali come vino, olio, formaggio, per vendere meglio la destinazione e scoprire le attività che possono essere fatte su questo territorio in modo sostenibile e seguendo l’economia circolare».
Durante il pomeriggio i partecipanti sono stati coinvolti in un questionario live condotto e curato da Stefania Boccabianca (Prandicom) con l’aiuto dell’intelligenza artificiale: è emerso che la maggior parte degli operatori presenti percepisce il Carso come un territorio unico transfrontaliero, italiano e sloveno. Si pensa inoltre che gli investimenti in Carso siano stati medi se non addirittura scarsi, e l’anello debole dello sviluppo turistico sia legato, secondo i risultati del questionario, alla poca collaborazione tra aziende e istituzioni pubbliche. Infine, è stata evidenziata la mancanza di una rete coordinata tra operatori turistici e una scarsa promozione dell’identità, non facilitata dalla frammentazione dell’offerta territoriale.
Il cuore dell’evento è stato l’incontro con diciotto tra i più importanti organizzatori di esperienze culinarie e all’aria aperta che operano sul territorio transfrontaliero dal titolo “Carso e Trieste. Incontra chi fa sognare i viaggiatori”. Ogni “creator” ha avuto a disposizione un banco all’interno dell’Hotel Savoia e ha incontrato singolarmente diversi operatori per discutere sulla possibilità di sviluppare nuove opportunità di collaborazione e spunti professionali per l’accoglienza turistica.
L’evento rientra nel progetto Kras-Carso II che è cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia.
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