La storia della Caserma Luigi Sbaiz, che ospitò il più grande ospedale militare italiano della Grande Guerra, continua a vivere grazie alle visite annuali degli ex militari.
VISCO – Il 18 maggio prossimo, ex militari e ufficiali si raduneranno nuovamente presso la Caserma Luigi Sbaiz di Visco per commemorare il luogo dove hanno servito il loro Paese. Questa struttura demaniale, situata in via Borgo Piave, ha una lunga e ricca storia che risale alla Grande Guerra, quando ospitò un ospedale militare con oltre 1000 posti letto in tenda.
Un raduno annuale per ricordare
Ogni anno, chi ha lavorato nella caserma come ufficiale, sottufficiale o soldato semplice, torna per ricordare i tempi passati e le amicizie nate all’interno di quel perimetro. Dal 1975, la caserma è stata presidiata dal Battaglione Logistico ‘Pozzuolo del Friuli’, insignito di una medaglia di bronzo al valore per i soccorsi prestati ai friulani colpiti dal terremoto del 1976, noto come Orcolat.
Il programma del raduno
Il raduno, organizzato dall’Associazione del Battaglione Logistico “Pozzuolo del Friuli”, avrà inizio alle 10:45 con l’ammassamento dei partecipanti e lo schieramento dei labari. Dopo l’Alzabandiera e un momento di raccoglimento per i defunti, sono previsti gli interventi delle autorità. Saranno presenti Elena Cecotti, sindaca di Visco, il generale Luigi Pastore, ultimo comandante della caserma, e il generale Franco Bruscia, ex ufficiale del Battaglione.
Una caserma dalla lunga storia
La Caserma Luigi Sbaiz fu costruita dagli austriaci e divenne italiana nel 1921. Durante la Prima Guerra Mondiale, più di 500 militari, sia italiani che austroungarici, vi persero la vita, insieme a numerosi civili. Successivamente, divenne un campo per i profughi italiani e un deposito di artiglieria. Una delle pagine più oscure della sua storia si scrisse nel 1943, quando ospitò un campo di concentramento per civili jugoslavi, dove morirono 25 persone.
Il valore storico e simbolico
La posizione della caserma, prima sulla linea di confine tra Venezia e Austria e poi tra Italia e Austria-Ungheria, le conferisce un forte valore storico e simbolico. La Soprintendenza ha vincolato la parte centrale del campo, composta da 20 edifici in muratura, come luogo di memoria, rappresentando il confine fra etnie e culture diverse per cinque secoli.
La Caserma Luigi Sbaiz di Visco non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di memoria storica e di servizio militare. Gli ex militari che vi si radunano ogni anno testimoniano l’importanza di preservare il ricordo di ciò che questo luogo ha rappresentato e continua a rappresentare.
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