Il 12 aprile 2024 si è conclusa a Milano la settima edizione del Premio Internazionale di Giornalismo e Comunicazione “La Rosa d’Oro”, un evento organizzato dall’Associazione Internazionale Regina Elena O.d.v. e patrocinato da enti di prestigio come il Comune di Milano, l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella sala “Falcone-Borsellino” del Centro di Aggregazione Multifunzionale “Garibaldi” del Municipio 1, un luogo simbolico che ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del settore.
Giuseppe Cacciaguerra, Direttore di “Rivista Militare”, si è aggiudicato il primo premio, seguito da Ludovico Fontana, giornalista della RAI, e da Timothy Dissegna, direttore de “il Goriziano”. Una menzione speciale è stata attribuita a Daniele Bartocci, giornalista proveniente dalle Marche.
Il valore della comunicazione riconosciuto attraverso menzioni speciali
Le menzioni speciali per la comunicazione hanno interessato diverse organizzazioni e individui che hanno contribuito significativamente al settore: tra questi, l’Associazione Nazionale Ex Internati Sezione di Treviso, il Comune di Buttigliera Alta, e Marco Giannatiempo, CEO di Laboratorio Comunicazione srl.
Un premio per la lotta contro la disinformazione
Nel suo intervento, Ilario Bortolan, Presidente nazionale dell’Associazione, ha evidenziato come il premio si ponga come un baluardo nella lotta alla disinformazione e alla criminalità organizzata, sottolineando l’importanza di una corretta informazione nel panorama attuale.
Biagio Liotti, curatore dell’evento, ha ringraziato il Municipio 1 per la collaborazione e per aver ospitato l’evento in una sala tanto significativa, esprimendo il desiderio di vedere il premio crescere ulteriormente in termini di qualità e di rilievo nei prossimi anni.
La dedizione alla memoria e alla cultura
Un momento toccante della serata è stato l’assegnazione del 18° Premio “Barone Ventura” al Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi, che è stato ritirato da Vittorio Emanuele Ventura in rappresentanza del defunto Barone.
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