PORDENONE – Giunge a conclusione il ciclo di tre incontri “Rigenerazione urbana. Nuovi modi di vivere, disegnare e abitare la città”, ideato e promosso a Pordenone dall’IRSE, Istituto Regionale di Storia Europea in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia. Giovedì 4 aprile, nell’Auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone alle 15.30, si parlerà della “Città partecipata. Il coinvolgimento della comunità alla base della pianificazione” con Roberto Corbia, esperto di rigenerazione urbana e pianificazione territoriale, già membro del Team G124 di Renzo Piano, oggi operativo per la Fondazione Innovazione Urbana, Rusconi, Villa Ghigi a Bologna.
Ancora una volta si parlerà del futuro di Pordenone e di come disegnarlo: Il processo di rigenerazione urbana non può infatti prescindere da una visione futura per la città, modellata però con il coinvolgimento della comunità. Il processo partecipativo diventa motore di una pianificazione a lungo termine attraverso scenari e piani strategici che considerino gli sviluppi futuri e adottino approcci sostenibili nel tempo. L’incontro volge lo sguardo a un futuro sostenibile e partecipato con prospettive innovative che trasformeranno Pordenone, e le città future, promuovendo comunità inclusive senza snaturare l’identità culturale locale, e cercando di ridurre l’impatto ambientale. L’incontro sarà condotto da Elena Biason, ingegnera civile, dal 2022 Ambasciatrice del Patto per il Clima presso la Commissione Europea. Ingresso libero per tutti gli interessati, con possibilità di assistere in diretta streaming e crediti deontologici predisposti dall’Ordine per i suoi iscritti. Info e prenotazioni: https://bit.ly/IRSE_RigenerazioneUrbana.
«Parlare di città – spiega Roberto Corbia – vuol dire confrontarsi sempre con una dimensione ad altissima complessità che deve intrecciare in maniera indissolubile le tre componenti che Edoardo Salzano amava definire come “le tre facce dell’urbano”: Urbs, Civitas, Polis. Semplificare è quindi sempre molto difficile; occuparsi della città solo sul versante della sua architettura, solo su quello della società che la abita o solo su quello della politica non è possibile». G124 è il codice che identifica la stanza di Palazzo Giustiniani al Senato assegnata all’Architetto e Senatore a vita Renzo Piano e che ha dato il nome al gruppo operativo di lavoro che il Senatore ha costituito coinvolgendo, dal 2013 ad oggi, decine di giovani architetti (tutti sotto i 35 anni e retribuiti con il suo stipendio di parlamentare) che, coordinati da grandi professionisti attivi nel campo dell’architettura e con il supporto di un team multidisciplinare composto da urbanisti, sociologi, antropologi, economisti, psicologi, hanno avuto il compito di produrre progetti concreti di rigenerazione urbana in ambiti e su temi specifici di intervento per le periferie di tutto il territorio nazionale.
Fra questi, appunto, Roberto Corbia, che nell’ambito di G124 si è occupato del progetto “Buone Azioni per Librino” per il quale ha ricevuto la menzione d’onore al premio internazionale The Plan awards 2015 nella sezione urban regeneration. Architetto Urbanista, ha completato i suoi studi post laurea presso l’UPC di Barcellona, specializzadosi in Architettura del Paesaggio. Nel 2015 è stato tra i fondatori del gruppo INSITI – opportunità urbane. Nel 2016 è entrato a far parte del team research e development dello studio Mario Cucinella Architects. Nel 2017 è diventato direttore della scuola post – graduate fondata da Mario Cucinella “SOS – School of Sustainability”. Dal 2019 è operativo presso la Fondazione Innovazione Urbana Rusconi, Villa Ghigi a Bologna, come Coordinatore Area Innovazione nelle trasformazioni dello spazio urbano. Si occupa di progettare processi complessi nell’ambito dei progetti della Fondazione connessi alla pianificazione urbanistica e territoriale e alle trasformazioni urbane. Elena Biason, laureata in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Udine, ha approfondito il tema della sostenibilità iscrivendosi al corso post-laurea SOS – School of Sustainability. Dal 2017 al 2022 ha collaborato con lo studio MCA – Mario Cucinella Architects all’interno del dipartimento di Ricerca e Sviluppo, con focus sulla progettazione ambientale integrata. E’ impegnata presso EY come consulente senior della divisione “Climate Change & Sustainability”.