A Pordenone si svolge una storia di resilienza e dedizione che trova le sue radici a Modena, città natale di Gianluigi Giovetti, che a 102 anni dimostra come la passione per la scienza non conosca età. È una vicenda che celebra non solo il lungo percorso di un uomo verso la conoscenza ma anche l’importanza di riconoscere e valorizzare ogni contributo al mondo accademico, indipendentemente dal momento in cui esso viene offerto.
Il riconoscimento universitario a un secolo di vita
Gianluigi Giovetti ha ricevuto dall’Università di Modena e Reggio un prestigioso riconoscimento come cultore della materia in Chimica Farmaceutica. Questo omaggio arriva dopo un percorso iniziato nel lontano 1947, anno in cui Giovetti si laureò in Chimica pura presso lo stesso ateneo. La sua è una storia di impegno e perseveranza, ma anche di una passione mai sopita per la chimica, che ha continuato a coltivare nonostante gli ostacoli incontrati lungo il cammino.
Un percorso interrotto e poi riconosciuto
Durante la guerra, Giovetti completò i suoi studi in Chimica e si avvicinò a realizzare il sogno di una seconda laurea in Farmacia, un sogno interrotto a un passo dalla realizzazione a causa di circostanze avverse. Tuttavia, il suo desiderio di contribuire al campo farmaceutico non si è mai estinto, culminando in questo riconoscimento tardivo ma significativo.
La cerimonia di conferimento, avvenuta via collegamento video dalla casa di riposo Umberto primo di Pordenone dove attualmente vive, ha visto Giovetti condividere un momento di profonda emozione. Le sue parole hanno toccato il cuore di molti, dimostrando come la dedizione alla scienza e il desiderio di apprendere siano valori senza tempo.
Questa vicenda sottolinea l’importanza della resilienza e della costanza nel perseguire i propri interessi e passioni. Nonostante gli anni e gli ostacoli, Giovetti non ha mai smesso di considerarsi parte del mondo accademico, una lezione di vita per tutti noi.
Il commento della professoressa Lorena Rebecchi, durante la cerimonia, ha evidenziato come il Dipartimento di Scienze della Vita abbia unanimemente riconosciuto il valore e il contributo di Giovetti al campo della Chimica Farmaceutica, un gesto che sottolinea l’importanza di riconoscere i talenti in ogni fase della loro vita.