Da settimane i concessionari hanno già iniziato a calcolare lo sconto, tagliando il prezzo di listino. Ma soltanto oggi, dopo una serie di rinvii anche legati a questioni meramente burocratiche, scattano i nuovi incentivi per auto, moto e veicoli commerciali, che il governo ha messo in campo per rinnovare il vecchio e inquinante parco mezzi italiano. Dove la media è di oltre 12 anni. Su input del ministro dell’Industria e del Made in Italy, Adolfo Urso, l’esecutivo ha stanziato poco meno di un miliardo anche nell’ottica di aiutare la produzione domestica di mezzi, che vede lo stock di veicoli (compresi quelli commerciali) messi sul mercato non superare le 725mila unità.
Auto elettriche
Per le auto elettriche – e con Isee superiore a 30.000 – l’incentivo sarà di 6.000 euro senza rottamazione, oppure di 9.000 euro rottamando un’auto Euro 4, 10.000 euro dando in cambio una Euro 3 e 11.000 euro rottamando un mezzo Euro 0, 1 o 2. Con Isee inferiore ai 30.000 euro l’incentivo statale è tra i 7.500 euro senza rottamazione e i 13.750 euro se si sostituisce un mezzo più vecchio. Sul versante delle plug-in l’incentivo oscilla dai 6mila a 11mila euro.
Motori termici
Per le motorizzazioni termiche gli importi dell’aiuto oscillano tra i 2.000 euro (con rottamazione di una Euro 4 o Euro 3) e 3.000 euro (con rottamazione di un’auto Euro 0 a Euro 2).
Risorse a esaurimento
Molti venditori, chiudendo i contratti di acquisto di nuove vetture, hanno già abbassato il prezzo inserendo lo sconto garantito dagli ecoincentivi. Siccome siamo di fronte di fatto a un click day – le risorse totali vanno a esaurimento – i compratori hanno firmato una clausola che prevede l’annullamento del contratto se non si riuscirà a ottenere l’ecobonus.
L’usato
Gli aiuti andranno anche per l’acquisto di vetture usate. Ma rispetto alle ultime campagne di rottamazione parliamo di cifre, più in generale molto più alte (per i veicoli elettrici, come detto, si arriva fino a un massimo di 13.750 euro) e di incentivi che potranno essere attivati anche dalle società di noleggio a lungo termine. Quindi non soltanto dalle persone fisiche ma anche quelle giuridiche.
I numeri
Più in generale, 402 milioni, oltre il 40 per cento, sono destinati all’acquisto di modelli con motore termico o ibride full (con emissioni di 61-135 grammi CO2 per km). 240 milioni serviranno per comprare auto elettriche, mentre 140 milioni, il 15 per cento, andranno alle vetture ibride plug-in (con un livello di emissione tra i 21 e i 60 chilogrammi di CO2 per km). Altri 20 milioni ai taxi, altri 20 ancora alle auto usate, 32,5 milioni per l’immatricolazione di moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici e 5 per quelli a motorizzazione tradizionale, 53 milioni ai veicoli commerciali, 50 milioni alle società di noleggio a lungo termine, 10 milioni per l’installazione di impianti a Gpl e altri 10 per chi sceglie di passare al metano.
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