CORMONS – Il mondo del jazz guarda al futuro con un nuovo capitolo: Enrico Bettinello è stato scelto come nuovo direttore artistico del festival transfrontaliero Jazz & Wine of Peace di Cormons. Questo evento, che da oltre 30 anni unisce musica e le eccellenze enogastronomiche del Collio friulano e sloveno, è un simbolo della collaborazione culturale tra i popoli, portando ogni anno il meglio del jazz internazionale.
Enrico Bettinello: un’esperienza internazionale al servizio del festival
Bettinello, 53 anni, veneziano e tra i più rispettati esperti di jazz a livello nazionale ed europeo, prende il posto di Mauro Bardusco, fondatore e storico direttore artistico del festival, che è venuto a mancare nel giugno 2024. La scelta di Bettinello è avvenuta attraverso una call pubblica e porta con sé una vasta esperienza, sia da critico musicale che da direttore artistico. Attualmente, Bettinello è curatore artistico del Centro di Produzione Musica WeStart di NovaraJazz e consulente per il Centro Santa Chiara di Trento, oltre a essere una figura di spicco per Rai Radio3 e RSI2.
Un’esperienza ricca di collaborazioni e innovazione
Nel corso della sua carriera, Bettinello ha ricoperto ruoli significativi. Dal 2008 al 2016 è stato direttore del Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, un importante centro per le musiche avventurose. La sua attenzione all’internazionalizzazione del jazz italiano lo ha portato a far parte del board di Europe Jazz Network dal 2017 al 2023, nonché a dirigere il progetto “Nuova Generazione Jazz” di I-Jazz.
Bettinello ha anche arricchito il panorama accademico come docente di Storia del jazz al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e come insegnante di Music Production per il Master in Arts Management all’Università Cattolica di Milano.
Un programma di rinnovamento per il Jazz & Wine of Peace
Bettinello, con entusiasmo e gratitudine, ha commentato questa nuova avventura: “Sono davvero felice e onorato di questa nuova responsabilità. Il lavoro svolto da Mauro Bardusco ha posto delle basi fondamentali per il festival, e il mio obiettivo sarà quello di continuare con lo stesso entusiasmo creativo, ma anche di far crescere il progetto, con un focus sull’internazionalizzazione e sul rinnovamento, due aspetti che fanno parte del DNA del festival e del territorio”.
Il nuovo direttore artistico sta già lavorando al programma del 2025, sebbene non sia ancora pronto a rivelare dettagli specifici. Tuttavia, promette che il prossimo festival sarà un viaggio variegato nel panorama jazzistico internazionale, con particolare attenzione al jazz italiano ed europeo. Non mancherà l’inclusione di musicisti che, con nuove sonorità e linguaggi, interpreteranno le sfide e le opportunità della musica jazz contemporanea.
Un futuro ricco di speranza e innovazione
Con la nuova direzione di Bettinello, il Jazz & Wine of Peace si prepara a continuare la sua tradizione di grande eccellenza culturale, rimanendo fedele alla sua vocazione di unire musica, territorio e internazionalità. L’impegno del nuovo direttore artistico non solo manterrà viva l’eredità di Bardusco, ma contribuirà anche a rinnovare il festival, rendendolo ancora più internazionale e inclusivo.