23enne arrestato a Trieste per possesso di precursori chimici
TRIESTE – Nella data del 3 aprile, la Polizia di Stato di Novara ha catturato un 23enne, studente universitario trevigiano, a Trieste. L’arresto è avvenuto per il crimine di detenzione non autorizzata di precursori per droghe sintetiche e per la fabbricazione di sostanze stupefacenti. Questo evento segna un precedente in Italia, essendo il primo caso di arresto per il possesso di tali sostanze chimiche regolamentate dal Regolamento Europeo nr 273/2004, che consente la vendita solo a entità legali. Le sostanze coinvolte sono difficili da trovare sul mercato legale ma ampiamente diffuse nel Darkweb, dove il giovane le vendeva.


L’indagine e il laboratorio clandestino
La detenzione del giovane è il risultato di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Novara “sezione narcotici”, che ha rivelato il ruolo del ragazzo come fornitore di precursori chimici per droghe sintetiche. Durante le perquisizioni a Trieste, nella residenza del giovane, gli investigatori hanno scoperto un laboratorio clandestino per la produzione di droghe, equipaggiato con un sistema di distillazione, un microscopio scientifico e una grossa cappa aspirante per contenere gli odori della lavorazione delle sostanze. Inoltre, sono stati confiscati LSD, ketamina e numerose sostanze chimiche, inclusa la Anidride Acetica, la metilammina e la Piperidina, tutte essenziali nella produzione di droghe sintetiche come la metanfetamina.


Il traffico nel Darkweb e l’importanza delle sostanze chimiche
Il giovane, originario di Conegliano Veneto (TV), ma residente a Trieste per motivi accademici, gestiva un sito web per la vendita di prodotti chimici, chiuso immediatamente dopo l’arresto. Le sostanze chimiche sequestrate, come la Piperidina, sono utilizzate in quantità significative nella produzione di droghe sintetiche. La legge permette il possesso massimo di 500 grammi all’anno di Piperidina, ma il ragazzo aveva già superato tale limite con una sola spedizione sequestrata durante l’indagine. Questo traffico di precursori chimici tramite il Darkweb complica ulteriormente il contrasto a questo fenomeno, alimentando la produzione su vasta scala di droghe sintetiche.


Collaborazione e coordinamento interforze
L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Novara e si inserisce in un’operazione volta a ridurre la diffusione di precursori chimici per la produzione di droghe, coinvolgendo la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (D.C.S.A.). La sinergia tra le Squadre Mobili di Treviso, Trieste, e il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica per il Triveneto ha permesso di individuare il giovane, confiscare le sostanze e interrompere un’importante catena di distribuzione di precursori.