Geopolitica, industria e ricerca: a Trieste una tavola rotonda per leggere il futuro del territorio - VIDEO

A Trieste confronto tra impresa, finanza e ricerca sulle sfide globali: geopolitica, sviluppo e ruolo del territorio.

13 dicembre 2025 09:54
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TRIESTE – In un momento storico segnato da forti tensioni geopolitiche, riassetti delle catene globali e una crescente polarizzazione economica, la città di Trieste torna a interrogarsi sul proprio ruolo nello scenario internazionale. Una riflessione necessaria per un territorio che più di altri vive sulla propria pelle gli effetti diretti dei mutamenti globali, con ricadute immediate su impresa, lavoro e sviluppo territoriale.

Trieste, nodo internazionale tra economia, storia e strategia

Città di confine e punto d’incontro tra culture, Trieste rappresenta da sempre un luogo dove gli equilibri geopolitici influenzano dinamiche produttive, commerciali e sociali. Porto internazionale, polo industriale, centro della ricerca scientifica avanzata, il capoluogo giuliano possiede una vocazione globale radicata nella storia e oggi più che mai strategica.

La tavola rotonda: “Trieste tra geopolitica e impresa: rischi e prospettive”

È da questa consapevolezza che nasce la tavola rotonda organizzata dall’Associazione Téchne & Arts ETS, con il supporto del Presidente Prof. Marino Predonzani, ospitata nella Sala Maggiore della Camera di Commercio Venezia Giulia. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Trieste, dal Consiglio Regionale FVG e dalla Camera di Commercio, è stata realizzata con il contributo della Banca di Credito Cooperativo Venezia Giulia.

Al centro del confronto: come trasformare i rischi derivanti dagli scenari globali in opportunità di crescita sostenibile per il territorio.

L’industria triestina di fronte alla competizione globale

Luca Davide Farina, CEO di Orion Valves S.p.A., ha analizzato la competizione industriale internazionale partendo dall’esperienza dell’azienda triestina, capace di operare in mercati complessi come India, Cina e Paesi BRICS.
Farina ha richiamato la realizzazione della Wedge Gate Valve, la valvola più grande al mondo, entrata nel Guinness dei Primati: un simbolo dell’eccellenza manifatturiera triestina e del suo posizionamento competitivo nel 75º anniversario della società.

La storia industriale italiana tra politica e impresa: il caso Modiano

Di grande impatto anche l’intervento di Stefano Crechici, Presidente della Modiano Playing Card Company, che ha ripercorso la storia dell’azienda fondata da Saul David Modiano.
Un racconto che intreccia questioni imprenditoriali e politiche, tra cui le conseguenze delle leggi razziali che colpirono la famiglia e l’azienda durante il Novecento.
Crechici ha ricordato anche la figura manageriale di Ferrari, protagonista di una stagione di sviluppo dell’impresa, ribadendo come il gioco – pur nell’era digitale – continui a rappresentare un bisogno sociale e culturale profondo.

SISSA: la conoscenza come motore di competitività

Sul versante della ricerca, Andrea Romanino, Direttore della SISSA, ha ribadito il ruolo chiave dell’alta formazione nel dare competitività ai territori globalizzati.
Richiamando l’eredità del direttore storico Aldo Budinich, Romanino ha sottolineato la missione internazionale dell’istituto: attrazione di talenti, dottorati di eccellenza, percorsi formativi che dialogano direttamente con il mondo industriale e con la domanda di competenze altamente specializzate.

Il contributo del credito cooperativo allo sviluppo locale

Infine, Carlo Antonio Feruglio, Presidente della BCC Venezia Giulia, ha portato una visione finanziaria radicata nel territorio.
Ha ripercorso la storia della banca a Trieste, dal 2004 a oggi, evidenziando il ruolo decisivo del credito cooperativo durante la pandemia e nel sostegno alle imprese locali, tra cui grandi realtà come Fincantieri.
La banca non si limita al supporto economico: promuove anche iniziative culturali, sportive, folkloristiche e borse di studio, consolidando il legame tra istituto e comunità.

Una lettura geopolitica integrata

A coordinare il dibattito è stata la professoressa Maria Paola Pagnini, docente e studiosa di geopolitica.
La moderatrice ha collegato gli interventi ai grandi fenomeni globali: competizione economica, rapporti tra potenze, impatti delle tecnologie e trasformazione dei sistemi produttivi.
Un’analisi che ha permesso di evidenziare come Trieste si trovi al crocevia tra dinamiche economiche, diplomatiche e scientifiche.

Conclusioni

L’incontro, arricchito dai saluti di Enrico Samer (Samer & Co. Shipping), ha confermato il ruolo di Téchne & Arts ETS come promotore di spazi di dialogo qualificati.
Un contributo importante per aiutare Trieste a leggere le sfide strategiche del presente e a costruire, con visione condivisa, il proprio futuro internazionale.

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