Tolmezzo, 4 maggio 2024 – Si è svolta questa mattina, sabato 4 maggio, in piazza XX Settembre a Tolmezzo, una significativa manifestazione che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e rappresentanti sindacali. L’evento, organizzato dal Coordinamento Sanità FVG e quello per la Salute della montagna, insieme alle Federazioni dei Pensionati di CGIL – CISL – UIL Udine e Alto Friuli, è il culmine di un percorso di consultazioni nelle 18 assemblee territoriali tenutesi nell’arco di due mesi.
Una richiesta chiara: più medici e meno attese
Durante le assemblee, sono venute alla luce le molteplici difficoltà affrontate dai servizi sanitari e sociali, aggravate da una carenza cronica di medici di base che ha lasciato scoperti numerosi territori. Le lunghe liste di attesa e la mancanza di personale infermieristico per l’assistenza di prossimità sono state al centro delle proteste.
Il quadro della situazione montana
La popolazione della zona montana, con un alto tasso di anzianità, soffre particolarmente a causa di patologie croniche e di condizioni di non autosufficienza. Il disallineamento tra le necessità manifestate e i servizi offerti ha reso la situazione insostenibile, come evidenziato dai promotori dell’iniziativa.
Presenze di rilievo e sostegno alle istanze locali
Alla manifestazione erano presenti delegazioni del Coordinamento Regionale Sanità di tutto il Friuli Venezia Giulia, con l’annunciata partecipazione di figure di spicco come l’ex ministro Fabrizio Barca e Massimo Florio, rappresentante del Forum “Disuguaglianze e Diversità”. Questi ultimi hanno espresso pieno sostegno alle rivendicazioni sindacali, sottolineando la necessità di un cambio di direzione nelle politiche sanitarie regionali, criticando in particolare l’incremento di risorse ai privati promosso dalla Giunta Fedriga come soluzione ai problemi del sistema.
Verso un futuro di inclusione e ascolto
Le conclusioni dell’evento mettono in luce un forte desiderio di rinnovamento. Massolino e Moretuzzo, tra i portavoce dell’evento, ribadiscono l’importanza di un sistema sanitario che sia inclusivo e equo, e che valorizzi il personale sanitario e le analisi proposte dalle realtà attive sul territorio.
«Sosteniamo convintamente le istanze avanzate dalle sigle sindacali nel corso della manifestazione alla quale abbiamo aderito. Riteniamo sia indispensabile una immediata e decisa inversione di rotta nella gestione del servizio sanitario regionale rispetto alle scelte che sono state fatte negli ultimi anni, in particolare rispetto all’aumento delle risorse destinate ai soggetti privati considerata dalla Giunta Fedriga l’unica soluzione alle drammatiche difficoltà del sistema sanitario del Friuli-Venezia Giulia – affermano Massolino e Moretuzzo –. Crediamo invece sia indispensabile ripartire dal rafforzamento dei servizi pubblici che devono essere accessibili per tutte e tutti, e dall’ascolto e valorizzazione delle persone che lavorano dentro i sistemi di salute e con grande abnegazione garantiscono le cure disponibili e delle realtà che da tempo si sono mobilitate impegnandosi in analisi e proposte su questo tema».
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