All’alba di oggi, nel piccolo comune di Gonars (UD), si è conclusa una complessa operazione di polizia che ha visto l’arresto di una donna di 32 anni, originaria del Veneto ma domiciliata localmente, implicata in una serie di reati contro il patrimonio che hanno sconvolto la quiete delle comunità del Friuli Venezia Giulia negli ultimi mesi.
L’inizio delle indagini e i primi sospetti
Le indagini, partite da un tentativo di furto su autovettura avvenuto a Sutrio (UD) all’inizio di novembre, hanno messo in luce la presenza di una rete criminale ben organizzata, capace di compiere furti e prelievi fraudolenti con carte di credito e debito. Il Dott.ssa Elisa Calligaris, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine, ha coordinato le operazioni che hanno visto la collaborazione dei Carabinieri delle compagnie di Tolmezzo e Palmanova, nonché del personale del Commissariato di P.S. di Cividale del Friuli.
Metodologia investigativa e risultati
Un minuzioso lavoro di analisi delle immagini di videosorveglianza, accanto a servizi di pedinamento e osservazione, ha permesso di raccogliere prove significative contro la donna, non solo per il tentativo di furto di Sutrio, ma anche per numerosi prelievi fraudolenti effettuati nelle città di Cervignano del Friuli, Aquileia e San Giorgio di Nogaro. In totale, i danni economici causati dalle attività illecite ammontano a diverse migliaia di euro.
Il ruolo della tecnologia e delle testimonianze nella risoluzione del caso
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla convergenza tra i diversi filoni di indagine e l’efficace uso delle tecnologie di sorveglianza, che hanno integrato le tradizionali tecniche di raccolta di testimonianze e le prove materiali trovate durante la perquisizione domiciliare dell’indagata.
Arresto e misure cautelari
Questa mattina, i Carabinieri hanno eseguito l’ordine di arresto domiciliare presso l’abitazione della donna, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari di Udine, Dott.ssa Carlotta Silva. La misura cautelare riflette la gravità delle accuse e l’importanza di garantire un processo equo, tenendo conto delle evidenze raccolte durante l’indagine.
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