Pordenone, restaurata la quadreria dei Ricchieri: al Museo di Palazzo Ricchieri torna la collezione al completo

Al Museo d’Arte di Palazzo Ricchieri torna la quadreria della famiglia Ricchieri dopo un decennio, grazie a un accurato restauro conservativo.

20 ottobre 2025 22:00
Pordenone, restaurata la quadreria dei Ricchieri: al Museo di Palazzo Ricchieri torna la collezione al completo -
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PORDENONE – Dopo dieci anni di assenza parziale, la quadreria della famiglia Ricchieri, che ritrae i membri della casata vissuti tra il Mille e il Seicento, torna finalmente al completo nel suo luogo originario, il Museo d’Arte – Palazzo Ricchieri.
Grazie a un accurato intervento di restauro, l’intera serie di ritratti ha ritrovato il proprio posto sullo scalone centrale del museo, restituendo ai visitatori la possibilità di ammirare la visione d’insieme originaria di una delle raccolte più affascinanti della storia cittadina.

Un restauro che restituisce bellezza e memoria

Il recupero della quadreria Ricchieri segna un momento importante per la cultura pordenonese, unendo arte, storia e identità.
Come sottolineato dall’Assessore alla Cultura Alberto Parigi, si tratta di un tassello fondamentale nella strategia di valorizzazione dei musei civici:
«Stiamo investendo nel rilancio del sistema museale con una programmazione culturale ampia e diversificata – ha spiegato – che comprende mostre promosse dall’amministrazione, iniziative delle associazioni giovanili e rassegne dedicate agli artisti del territorio. Il restauro della quadreria rappresenta il coronamento di un lungo lavoro che, dopo anni dietro le quinte, oggi si manifesta agli occhi di tutti».

Le origini e il valore della collezione Ricchieri

I ritratti dei Ricchieri, realizzati da artisti anonimi attivi in ambito friulano nel XVII secolo, raccontano la storia di una delle famiglie più illustri della città.
Entrarono a far parte delle collezioni museali grazie alla volontà testamentaria dell’ultimo conte, Lucio Ricchieri, scomparso nel 1949, che donò alla comunità il palazzo e la quadreria, lasciando un patrimonio di inestimabile valore storico e artistico.
Queste opere, oltre a documentare la genealogia familiare, rappresentano un testimonianza viva della ritrattistica nobiliare friulana e della cultura figurativa tra Rinascimento e Barocco.

L’intervento di restauro e i protagonisti del recupero

Il delicato lavoro di restauro è stato affidato a Cécile Van Den Heede e Renato Portolan del Centro Restauro di Pordenone, realtà specializzata nella conservazione del patrimonio storico-artistico, che opera da anni in collaborazione con Soprintendenze, Enti pubblici e committenti privati.
L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza, ha permesso di stabilizzare i materiali originali, ripulire le superfici pittoriche e recuperare i colori e le sfumature originarie, riportando alla luce la raffinatezza delle opere dopo anni di alterazioni cromatiche.

Un progetto per il futuro dei musei cittadini

Questo restauro si inserisce in un più ampio programma di interventi conservativi promosso dal Comune di Pordenone, volto a preservare e valorizzare i capolavori dei musei civici.
Il progetto non solo restituisce dignità alle opere, ma riafferma l’impegno della città a custodire e tramandare la propria memoria storica e artistica.
La quadreria Ricchieri, tornata finalmente visibile nella sua completezza, diventa così simbolo di un percorso di rinascita culturale, dove il dialogo tra passato e presente continua a dare valore all’identità di Pordenone e del suo patrimonio.

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