A Villa Manin le scuole di Codroipo celebrano il Trattato di Campoformido e i vent’anni dell’Euroregione “Villa Manin”

A Villa Manin di Passariano gli studenti di Codroipo celebrano il Trattato di Campoformido e il ventennale dell’Euroregione “Villa Manin”.

18 ottobre 2025 09:00
A Villa Manin le scuole di Codroipo celebrano il Trattato di Campoformido e i vent’anni dell’Euroregione “Villa Manin” -
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PASSARIANO – Villa Manin si è trasformata in un laboratorio di memoria e cittadinanza europea, accogliendo la 15ª edizione dell’“Euregio Dì/Day”, manifestazione dedicata alle rimembranze del Trattato di Campoformido del 1797 e del ventennale della Dichiarazione euroregionalista di Villa Manin del 2005.
Un evento dal forte valore simbolico e formativo, ideato dall’intellettuale udinese prof. Alberto Travain, che da anni promuove la riscoperta delle radici storiche e culturali del Friuli come fondamento di un’identità europea consapevole e inclusiva.

Scuola e territorio insieme per un’Europa delle radici

Protagonisti dell’iniziativa, gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Bianchi” di Codroipo, accompagnati dai docenti Dorotea Fontana, Alexej Giacomini, Raissa Volpe, Cristina e Dania Benedetti e Daniele Cressa, con la partecipazione delle classi 1ªF, 3ªB e 3ªE.
Accanto a loro, l’Universitas Discipulorum Quadruviensis, in una giornata resa possibile grazie alla collaborazione dell’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, alla Presidenza del Consiglio Regionale, all’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, al Comune di Codroipo, al Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico Fogolâr Civic, all’Academie dal Friûl e al Club per l’Unesco di Udine.

L’obiettivo dichiarato: celebrare le radici friulane dell’unità europea, promuovendo una cittadinanza attiva e consapevole, capace di riconoscere nella diversità linguistica e culturale una risorsa di dialogo e non di divisione.

Un programma ricco di storia e simboli

Il programma dell’Euregio Dì si è aperto alle 9.30 con l’accoglienza delle autorità nella barchessa di Villa Manin, dove gli studenti hanno rievocato, in abiti storici, la 55ª mezza brigata di fanteria francese che partecipò alla battaglia del Tagliamento del 1797, in memoria dei giovani tamburini Richard e Bibolet.

A seguire, presso la Cappella di Sant’Andrea Apostolo, si è tenuta la commemorazione dell’anniversario del Trattato di Campoformido, con sette oratori studenteschi che hanno reinterpretato la ricorrenza da prospettive diverse: codroipese, friulana, forogiuliana, triveneta, italiana, alpino-adriatica ed europea.
La mattinata è poi proseguita con la visita alla Sala del Trattato e alla Camera di Napoleone, culminando nella firma della lettera commemorativa del ventennale dell’Euroregione Villa Manin, indirizzata ai rappresentanti istituzionali di Carinzia, Istria, Litoraneo-Montana, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia.

La cerimonia si è conclusa allo Scalone d’Onore di Villa Manin, con lo “Sposalizio d’Europa”, una suggestiva rivisitazione studentesca del rito veneziano delle Nozze col Mare (Sensa), e la sigla del grande Tricolore Civico Europeo, simbolo di una cittadinanza continentale libera e consapevole, ideato nel 2006 dal civismo udinese.

Le autorità presenti e i giovani oratori

All’incontro hanno partecipato il presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, il presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino, il vicesindaco di Codroipo, Giacomo Trevisan, con l’assessore Luca Comisso, e la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Codroipo, Erminia Salvador, affiancata dalla vicaria Lucia Schilter.
Presente anche il dott. Paolo Foramitti, massimo esperto regionale di storia napoleonica, in uniforme da ufficiale francese, e la prof.ssa Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’Unesco di Udine, in rappresentanza del civismo udinese.

Tra gli studenti protagonisti, i giovani oratori Samuele Cozzutti, Simone Iandolo, Pietro Mangiacapra, Francesco Picogna, Enea Sattolo (che ha parlato in lingua friulana), Sofia Urban ed Elia Zoratto, insieme al cerimoniere Daniele Valerio e alla presentatrice Adele Zamarian.
Un applauso anche ai decani studenteschi dei comuni rustici soppressi – Codroipo, Biauzzo, Goricizza, Pozzo, Rivolto, Zompicchia, Glaunicco e Lonca – che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.

Identità, memoria e futuro europeo

Nel suo intervento, Mauro Bordin ha sottolineato che «per essere buoni europei bisogna prima essere buoni friulani, avere coscienza della propria identità per poter costruire l’armonia con gli altri».
Parole che hanno sintetizzato il senso profondo dell’iniziativa, dove identità locale e appartenenza europea diventano due facce della stessa medaglia.

Le riflessioni degli studenti hanno ribadito il valore del principio di autodeterminazione delle comunità, assente nel 1797 ma oggi più che mai attuale, e la necessità di unire i popoli nel rispetto delle diversità.
Non sono mancate critiche all’attuale denominazione “Euregio Senza Confini”, considerata “anonima e priva di memoria storica”, in contrasto con la visione culturale e simbolica dell’antica Euroregione Villa Manin.

La lettera del ventennale: un messaggio alle istituzioni

Durante la cerimonia è stata letta e firmata una lettera commemorativa trilingue (italiano, friulano e inglese) indirizzata ai Presidenti delle Assemblee nazionali e regionali dei territori che nel 2005 sottoscrissero la Dichiarazione euroregionalista.
Il testo, redatto dagli studenti, invita le istituzioni a riscoprire la memoria storica come radice di un futuro comune europeo, richiamando la lezione del Trattato di Campoformido e l’eredità culturale di Madre Aquileia, simbolo delle antiche connessioni tra i popoli dell’Alpe Adria.

Con il grande Tricolore Civico Europeo spiegato sotto le finestre di Villa Manin, l’“Euregio Dì” si è concluso tra applausi e orgoglio friulano, suggellando un evento che unisce storia, educazione civica e spirito europeo nel cuore del Friuli.

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