In una recente operazione di controllo, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) hanno confermato un caso di alimento contaminato da peste suina in Friuli Venezia Giulia, precisamente nel comune di Udine. La partita di carne, salsiccia, proveniva dalla Cina nonostante l’importazione sia vietata da 3 anni.
La scoperta a Udine
Il caso è venuto alla luce durante un’ispezione in una rivendita di alimenti etnica nel cuore di Udine, dove il personale della Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC) ha prelevato un campione di un prodotto a base di carne suina. Le analisi effettuate hanno confermato la presenza del virus della peste suina, un patogeno altamente contagioso che rappresenta una minaccia sia per gli animali che per l’economia agricola, sebbene il rischio per l’uomo sia generalmente considerato basso.
Interventi immediati e indagini in corso
Alla luce di questa scoperta, le autorità sanitarie e gli enti locali hanno avviato un’indagine approfondita per tracciare l’origine della contaminazione e valutare l’entità della diffusione. Misure preventive sono state immediatamente messe in atto per limitare il rischio di ulteriori contaminazioni, includendo la possibile rimozione dei prodotti contaminati dal mercato e la disinfezione dei locali coinvolti.
Le autorità regionali, in collaborazione con l’ASUFC e il NAS, stanno lavorando per assicurare che tutte le misure necessarie siano adottate per proteggere la salute dei cittadini e mantenere l’alta qualità dei prodotti alimentari.
Impatto sul mercato alimentare
Questo evento sottolinea l’importanza di rigidi controlli sanitari e della tracciabilità nella filiera alimentare, specie per i prodotti importati. L’impatto sull’economia locale e sulla fiducia dei consumatori potrebbe essere significativo, rendendo fondamentale una risposta rapida e trasparente da parte delle autorità competenti.