Pusher di eroina con contatti nel Pordenonese: chi è il detenuto evaso dal Coroneo e come ha fatto

Evasione dal carcere di Trieste: il pakistano Abdul Nasir Khan scavalca durante l’ora d’aria. Allerta anche nel Pordenonese.

16 dicembre 2025 09:11
Pusher di eroina con contatti nel Pordenonese: chi è il detenuto evaso dal Coroneo e come ha fatto -
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TRIESTE – Massima allerta dopo la fuga di Abdul Nasir Khan, 31 anni, pakistano, evaso domenica dal carcere di Trieste durante l’ora d’aria. L’uomo, con un passato di condanne nel Pordenonese, potrebbe cercare aiuto o contatti nelle zone di Cordenons, dove aveva risieduto in passato.

La fuga dal carcere di via Coroneo

La ricostruzione dell’evasione mostra un’azione tanto rapida quanto audace. Approfittando di un cantiere interno affacciato su via Coroneo, Khan si sarebbe nascosto sotto un telone che copriva un tavolo da ping pong, attendendo il momento opportuno.

Secondo le prime informazioni, la guardia incaricata della vigilanza si sarebbe allontanata per un altro servizio, lasciando i detenuti senza sorveglianza diretta. Khan ha quindi scavalcato con agilità il muro che sovrasta l’area dei “passeggi”, per poi lanciarsi nella zona del cantiere e, da lì, raggiungere in pochi secondi la strada. Una sequenza che evidenzia una falla nella sicurezza del penitenziario, già messo a dura prova dal sovraffollamento.

I precedenti nel Pordenonese

Khan era stato coinvolto nel 2019 in importanti operazioni antidroga a Pordenone e spacciava eroina. Aveva scontato nelle case circondariali di Belluno e Verona un cumulo di pene pari a 5 anni e 6 mesi.

Tornato libero, si era trasferito ad Agordo, nel Bellunese, dove aveva una compagna. A settembre era stato destinatario di un provvedimento di rimpatrio dopo un tentativo di borseggio, ma aveva fatto rientro in Italia attraverso la Slovenia. Intercettato alla frontiera, era stato nuovamente arrestato.

L’emergenza nelle carceri italiane

L’evasione di Trieste si inserisce in un quadro critico: è il terzo caso in una settimana in strutture penitenziarie italiane.

A denunciarlo è Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che sottolinea come il carcere di Trieste ospiti 243 detenuti a fronte di 123 posti regolamentari, con un sovraffollamento prossimo al 200%.

Il personale è gravemente insufficiente: 126 agenti in servizio contro un fabbisogno stimato di almeno 182, pari a un deficit del 31%.

«Il sistema regge solo grazie allo straordinario sacrificio e alla professionalità degli operatori – denuncia De Fazio – ma il personale è ormai stremato e mortificato da uno Stato che si mostra sempre più patrigno».

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