Soddisfazione anche in Friuli Venezia Giulia, regione con un importante settore nautico, per il primo sì – avvenuto oggi 7 dicembre – della Camera dei Deputati alla cosiddetta “mini targa” con la quale anche i natanti (imbarcazioni sotto la lunghezza di 10 metri) possano recarsi nei porti esteri. Si attende ora pure il via libera del Senato. Nel frattempo l’UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) si sta preparando per dare supporto a tutti i proprietari di natanti in questo fondamentale passaggio burocratico.
“Siamo soddisfatti – spiega il vicesegretario nazionale studi UNASCA, il friulano Francesco Osquino – di questa approvazione avvenuta all’interno del Ddl Made in Italy, visto che per una regione di confine come la nostra è davvero fondamentale. Infatti nei porti di Slovenia e Croazia dal 2024 l’immatricolazione sarà obbligatoria per legge, pena il divieto di attraccare: visto che tanti dei nostri diportisti si recano lì con le proprie imbarcazioni, prevediamo un consistente numero di pratiche da realizzare nelle prossime settimane”.
Si attende ora, come detto, il passaggio in Senato. “Fondamentale – conclude Osquino – che la legge entri presto in vigore visto che soprattutto con la bella stagione il numero di natanti che dal Friuli Venezia Giulia navigano verso Slovenia e Croazia sarà in aumento. E speriamo anche che questa prima decisione possa far nascere pure un registro dei natanti semplificato, con principi assicurativi e burocratici di base anche per questo tipo di imbarcazioni similmente a quanto già avviene su strada, per esempio, con i ciclomotori da 50 cc”.