Trieste si prepara al Festival delle giovani eccellenze
TRIESTE — Dal 4 al 6 settembre, la città di Trieste si prepara ad accogliere il Festival delle giovani eccellenze, un appuntamento che ogni anno riesce a trasformare il capoluogo giuliano in un palcoscenico internazionale di talento e creatività.
Quest’anno l’evento, patrocinato dall’Università di Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici, si preannuncia ancora più speciale, grazie alla partecipazione di giovani straordinari provenienti da tutto il mondo.
Il festival nasce dall’esperienza ultraventennale dell’Atelier di Creatività, ideato negli anni ’90 dalle sorelle Vignoli D’Este, in collaborazione con il Festival e Vie del maestro Johannes Skudlik, la Flame of Peace degli Asburgo Lorena e diverse associazioni culturali internazionali. Il motto di questa edizione, “L’eccellenza è contagiosa”, racchiude l’essenza stessa dell’evento: creare un circolo virtuoso dove il talento di uno ispira e contagia chi lo circonda.
Giovani eccellenze in mostra a Trieste
Tra i protagonisti di quest’anno spiccano diversi giovani del Friuli Venezia Giulia, veri ambasciatori di un territorio sempre più fertile di nuove idee e passioni. Aran Cosentino, giovane fotografo impegnato nella tutela ambientale, sarà premiato per la sua capacità di trasmettere attraverso le immagini l’urgenza di proteggere il nostro pianeta. Con i suoi progetti, Aran coinvolge scuole e associazioni, trasformando la fotografia in uno strumento di educazione e sensibilizzazione. La sua missione non si ferma all’arte: egli sente di avere un ruolo attivo nel mondo, convinto che la bellezza possa risvegliare coscienze e costruire comunità più consapevoli.
Accanto a lui, Enrico Bortolotti, pianista goriziano classe 1999, formatosi al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, che ha già conquistato numerosi palcoscenici in Friuli Venezia Giulia e Veneto. La sua dedizione e la sua sensibilità artistica fanno di lui un esempio di perseveranza e talento. Bortolotti sarà in competizione finale con Luigi Fiore, giovane musicista siciliano che rappresenta con orgoglio la scuola musicale del Sud Italia.
Non mancano anche esempi di eccellenza nell’innovazione tecnologica, come il Racing Team di Ingegneria di Trieste, coordinato da Francesco Sonego, Enea Gherdol e Matteo Kaliger. Oltre a sviluppare materiali ecosostenibili per i loro veicoli, questi giovani ingegneri dimostrano grande sensibilità sociale: il team organizza attività ludico-educative presso l’ospedale infantile di Trieste, confermando che tecnologia e umanità possono convivere in perfetta armonia. Il loro impegno dimostra come un progetto tecnico possa diventare anche un potente mezzo per diffondere valori di solidarietà e inclusione.
Una vetrina di talenti, ma non solo
Il festival, frutto della visione della famiglia D’Este, testimonia il desiderio di mettere in risalto il lato migliore dei giovani: creativi, determinati e sensibili verso le sfide globali. Con il patrocinio dell’università cittadina, l’evento diventa un vero motore culturale per la città, capace di attrarre visitatori e appassionati da tutta Europa.
Il festival di Trieste si conferma non solo come vetrina di talenti, ma anche come laboratorio di idee e passioni.