PORDENONE – La UGL Salute Pordenone esprime la massima solidarietà alla collega vittima di un’aggressione presso l’Ospedale Santa Maria degli Angeli nei giorni scorsi, così come a tutti gli operatori sanitari che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con professionalità e dedizione.
“Come sindacato, riteniamo che le misure adottate fino ad oggi, come la videosorveglianza nelle aree di pronto soccorso e l’introduzione del pulsante antiaggressione nel triage, rappresentino un primo passo, ma siano ancora insufficienti a garantire la sicurezza del personale“.
Acquisto di body cam
Abbiamo appreso che la direzione ASFO ha deciso di investire nell’acquisto di body cam per il personale operante nei servizi di emergenza e nel dipartimento di salute mentale. Tuttavia, è fondamentale comprendere quali operatori saranno coinvolti nell’utilizzo di queste apparecchiature e come verranno gestite.
Attendiamo quindi una convocazione ufficiale da parte dell’Azienda per chiarire le modalità di applicazione di questa misura e per garantire che sia davvero efficace nel prevenire nuove aggressioni.
Servono misure più incisive per la sicurezza degli operatori
Per contrastare il preoccupante aumento delle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari, la UGL Salute Pordenone ribadisce la necessità di adottare misure ancora più incisive. In particolare, chiediamo la presenza costante di personale formato per la gestione delle situazioni critiche, attivo 24 ore su 24.
“Non possiamo più accontentarci di solidarietà e buoni propositi – afferma Giuseppe Perricone, segretario provinciale della UGL Salute Pordenone – perché a rischiare la propria incolumità sono sempre e solo gli operatori sanitari. È urgente mettere in atto azioni concrete per garantire un ambiente di lavoro più sicuro”.