Lancio di oggetti e offese collettive
La decisione del giudice sportivo di squalificare il PalaTrieste per due giornate è stata presa in seguito agli episodi avvenuti durante l’ultima partita casalinga. Durante la sfida contro Trento, sabato scorso, sono stati lanciati in campo vari oggetti, tra cui monete, palline di carta e bottigliette d’acqua. Una di queste bottigliette ha colpito il piede dell’arbitro Lanzarini, costringendo la terna arbitrale a fermare brevemente il gioco per pulire il parquet.
Il ricorso e le perdite economiche
Nel referto del giudice sportivo sono state evidenziate le offese collettive dei tifosi insieme ai lanci di oggetti, comportamenti che hanno portato alla massima pena. La recidiva di tali episodi, già verificatasi in passato, ha peggiorato la situazione. Nonostante il club avesse già reagito con dichiarazioni ufficiali a eventi simili, la pesante squalifica rimane un duro colpo per la squadra, che potrebbe dover disputare la prima partita dei playoff lontano dal proprio campo.
Il club ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la squalifica, sperando in una riduzione della pena. Tuttavia, se la sanzione dovesse essere confermata, la Pallacanestro Trieste rischia di perdere il supporto del suo “sesto uomo” in campo e un importante introito economico legato alla prima partita casalinga dei playoff. In caso di conferma della squalifica o di una riduzione minima, sarà necessario decidere dove disputare le partite rimanenti, con Cividale o Treviso come possibili alternative.