Omissioni e irregolarità: multati tre compro oro nel pordenonese, sanzioni fino a 130mila euro

La Guardia di Finanza di Pordenone sanziona tre "compro oro" per gravi violazioni delle normative, con multe fino a 130.000 euro.

03 aprile 2025 08:45
Omissioni e irregolarità: multati tre compro oro nel pordenonese, sanzioni fino a 130mila euro -
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PORDENONE – L'intensa attività di controllo condotta dalla Guardia di Finanza di Pordenone ha portato alla scoperta di importanti irregolarità in tre compro oro della zona. I Finanzieri, coordinati dal Comando Provinciale di Pordenone, hanno rilevato violazioni del D.Lgs. 92/2017, che regolamenta le attività di compravendita di oggetti preziosi, con multe che vanno da 13.000 a 130.000 euro. Le mancanze riscontrate riguardano principalmente la gestione della clientela, l'omissione di obbligatori rapporti di segnalazione per operazioni sospette e la carenza nella tracciabilità delle transazioni.

Violazioni riscontrate durante i controlli

Tra le irregolarità scoperte, una delle più gravi è stata rilevata in un "compro oro" di Pordenone, dove i Finanzieri hanno constatato la mancanza di informazioni fondamentali nelle schede di registrazione dei preziosi usati, comprese le destinazioni degli oggetti e la carenza di immagini digitali a supporto delle transazioni. Inoltre, un'operazione di acquisto di oltre 17.000 euro non era stata segnalata all'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, come previsto dalla legge, e le permute di valore superiore a 500 euro non erano state tracciate. Queste violazioni hanno comportato sanzioni amministrative da 9.000 a 90.000 euro per l'esercizio coinvolto.

Sanzioni a tre esercizi per gravi omissioni

Gli altri due compro oro controllati, uno nell'avianese e l'altro nel maniaghese, sono stati sanzionati per problemi simili, come il mancato inserimento delle informazioni sulle destinazioni degli oggetti e l'omessa conservazione dei dati acquisiti. Per entrambe le attività, le multe vanno da 2.000 a 20.000 euro. Questi controlli rientrano in un'iniziativa più ampia della Guardia di Finanza per garantire la legalità nel settore, prevenendo fenomeni di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.

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