Le Giornate del Cinema Muto accendono Pordenone: omaggio a Fritz Lang, Chaplin e al cinema giapponese su carta
Alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone proiezioni dal vivo, omaggi a Lang, Chaplin e rarità giapponesi su carta.


PORDENONE – Dopo l’apertura nel pomeriggio di sabato 4 ottobre, le Giornate del Cinema Muto entrano nel vivo con una settimana di proiezioni che, da domenica 5 fino a sabato 11 ottobre, animeranno la città dal mattino fino a tarda sera, tutte accompagnate dal vivo da musicisti di fama internazionale. Un programma fitto, che unisce grandi classici restaurati, rarità d’archivio e scoperte mondiali, confermando ancora una volta il ruolo di Pordenone come capitale mondiale del cinema muto.
Der müde Tod, il capolavoro di Fritz Lang apre la rassegna
Tra i titoli più attesi di domenica, spicca Der müde Tod (Il signore delle tenebre, 1921), autentico capolavoro di Fritz Lang, che sarà proiettato alle 21.15 al Teatro Verdi con accompagnamento musicale dal vivo di Ilya Poletaev.
Lang, considerato da Jean-Luc Godard “il simbolo stesso del cinema”, realizzò con Der müde Tod il suo primo grande successo internazionale, scritto insieme a Thea von Harbou, sua futura moglie e coautrice di tutti i film degli anni Venti, incluso Metropolis. La loro collaborazione, artistica e sentimentale, si interruppe con l’ascesa del nazismo: Von Harbou aderì al regime, mentre Lang scelse l’esilio, prima in Francia e poi negli Stati Uniti.
Der müde Tod, noto all’estero come Destiny e in Francia come Les trois lumières, è un punto cardine del romanticismo espressionista della Repubblica di Weimar. Costruito su una struttura narrativa a incastri, il film racconta la storia di una giovane donna che tenta di strappare l’amato al “Signore delle tenebre”, ottenendo tre possibilità per salvare un’unica vita e riunirsi così al suo compagno.
Le ambientazioni, che spaziano da un paese islamico durante il Ramadan alla Venezia del Carnevale fino alla Cina imperiale, rivelano la fascinazione di Lang per l’esotismo e l’avventura, maturata durante la giovinezza e i suoi viaggi in Asia e Nord Africa. All’uscita, il film influenzò profondamente Alfred Hitchcock e Luis Buñuel, quest’ultimo dichiarò che fu proprio la visione di Der müde Tod a spingerlo verso la regia.
Curiosamente, il destino – tema centrale dell’opera – segnò anche la vita della sceneggiatrice Thea von Harbou, che dopo il carcere per la sua adesione al nazismo, tornò al cinema. Ma nel 1954, durante una proiezione omaggio del film al Festival di Berlino, cadde all’uscita della sala riportando ferite fatali.
Il Giappone su carta: un viaggio nell’arte filmica dimenticata
Domenica 5 ottobre alle 14.30, uno degli appuntamenti più attesi è dedicato ai film giapponesi su carta, una produzione nata negli anni Trenta come alternativa economica alla pellicola. Questa tecnica, in linea con la tradizione artigianale nipponica, venne usata per film d’animazione, documentari, opere didattiche e persino di propaganda.
Molte di queste opere andarono perdute durante la Seconda guerra mondiale, ma grazie al professor Eric Faden della Bucknell University (Pennsylvania) e al suo Japanese Paper Film Project, è stato possibile restaurarle e digitalizzarle. Per la prima volta in Europa, Pordenone presenta una selezione di questi film, alcuni con colonne sonore sincronizzate, altri accompagnati dal vivo dal Duo Yumeno, formato da Yoko Reikano Kimura al koto e Hikaru Tamaki al violoncello.
Chaplin-mania: sei gradi di Charlie
Altro grande tema delle Giornate 2025 è la sezione “The Chaplin Connection: Sei gradi di Charlie”, un omaggio alla Chaplin-mania che esplose nel mondo tra gli anni Dieci e Venti.
Il programma di domenica propone una ricca selezione che racconta la nascita del mito di Charlie Chaplin e la diffusione del suo personaggio nel cinema e nella cultura popolare. Tra i titoli in rassegna, Sammy’s Scandalous Scheme (1915) di Gilbert Hamilton, in cui una giovane infatuata di Chaplin decide di lasciare il fidanzato per lui, e due corti d’animazione del 1919, Charlie in Turkey di Otto Messmer, creatore di Felix the Cat, e Charlie Chaplin’s Droom.
A completare il quadro, materiali rarissimi provenienti direttamente dal Chaplin Office, girati tra il 1917 e il 1966 tra Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera e Italia: film amatoriali, inquadrature scartate e momenti privati con amici e collaboratori. Tra le immagini più curiose, Winston Churchill in visita sul set di Luci della città nel 1929 e il campione di boxe Benny Leonard che improvvisa un incontro con Chaplin, arbitrato dal fratello Sydney.
Viaggi, memoria e riflessione: il voyerismo di guerra
La serata di domenica proseguirà dopo Der müde Tod con la proiezione del raro Bennett’s Reisebureau (Ufficio Turistico Bennett, 1919), un documento che offre una riflessione profonda sul voyerismo di guerra.
Il film mostra turisti che visitano i campi di battaglia francesi della Prima guerra mondiale, trasformati in mete di curiosità subito dopo la fine del conflitto. Alcuni, mossi da dolore personale, cercavano i luoghi dove erano morti i propri cari; altri, invece, posavano davanti alle rovine con atteggiamenti quasi superficiali, anticipando il fenomeno dei “selfie della tragedia” dei nostri tempi.
Girato probabilmente dallo stesso Hans Berge, il film è oggi conservato nella Collezione della Biblioteca Nazionale Norvegese e rappresenta una delle testimonianze più dirette della nascita del turismo bellico moderno.
Le proiezioni online e il Canone rivisitato
Il programma digitale su MyMovies arricchisce l’offerta domenicale con una doppia programmazione: alle 17.00 quattro cortometraggi di Louis Feuillade per la sezione Canone rivisitato, e alle 21.00 due commedie ucraine per ragazzi, Robinson per conto suo e Le avventure di una moneta da mezzo rublo.
Con un calendario che intreccia grandi maestri e scoperte internazionali, le Giornate del Cinema Muto 2025 riaffermano Pordenone come culla mondiale della memoria cinematografica, dove il passato torna a vivere tra musica, emozioni e immagini senza tempo.