Morena Martini: “Il Veneto del futuro nasce dal coraggio delle persone e dalla forza delle comunità”

Famiglia, lavoro, innovazione e autonomia: il programma della candidata della Lega - Liga Veneta - Stefani Presidente per una Regione più vicina e responsabile.

20 novembre 2025 15:27
Morena Martini: “Il Veneto del futuro nasce dal coraggio delle persone e dalla forza delle comunità” -
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Nel suo tour elettorale attraverso la provincia di Vicenza, Morena Martini, candidata al Consiglio regionale per la Lega - Liga Veneta - Stefani Presidente, racconta una visione di Regione che parte dalle persone, non dai numeri. Un Veneto che lavora, che cresce, ma che sa anche prendersi cura. Una terra in cui famiglia, impresa, formazione e territorio diventano il motore di una rinascita concreta, basata su fiducia, merito e prossimità.

Famiglie e comunità: la prima infrastruttura sociale

Per Martini, la famiglia non è solo un tema sociale ma la base su cui ricostruire un Veneto più coeso. «È nella famiglia che si impara la responsabilità, la solidarietà e la fiducia», spiega. Il suo programma propone un welfare di prossimità, capace di avvicinare i servizi alle persone: asili nido diffusi, sostegni economici per la genitorialità, reti di comunità e villaggi senior-friendly. Martini parla di un Veneto che non lascia soli gli anziani, i genitori, le madri lavoratrici. «Ogni bambino che nasce, ogni famiglia che resta, è un investimento per il futuro», sottolinea. In questa visione, la famiglia è la prima “opera pubblica” su cui la Regione deve tornare a investire.

Formazione e lavoro: il Veneto delle opportunità

Altro pilastro è il lavoro, da difendere e da creare. Martini parte da una constatazione: “Il Veneto è una regione che produce ricchezza, ma rischia di perdere i propri talenti”. Per questo propone un nuovo patto tra scuola, impresa e territorio. Centri di formazione professionale potenziati, corsi tecnici e digitali legati ai distretti produttivi, tirocini retribuiti e inserimenti mirati sono, per lei, strumenti concreti per dare dignità a chi studia e vuole restare.

«Non possiamo accettare che i nostri giovani debbano scegliere tra partire o accontentarsi – dice –. La Regione deve accompagnarli, non sostituirli».

L’obiettivo è costruire un Veneto del merito e del lavoro, in cui l’impegno venga riconosciuto e il futuro non sia una fuga ma una possibilità.

Impresa e innovazione: sostenere chi costruisce valore

Martini parla spesso di impresa come di una forma di servizio pubblico: “Chi apre un’attività crea lavoro, crescita e fiducia”. La candidata della Lega vuole una Regione amica delle imprese, che tagli la burocrazia e incentivi chi innova. Propone credito agevolato, sostegno alle start-up, incentivi per la digitalizzazione e per la transizione green, oltre a una fiscalità regionale più equa per chi investe sul territorio.
L’innovazione, spiega, non è solo tecnologia, ma cultura: collaborazione tra scuole, università e aziende, economia circolare, ricerca, export di qualità. Il suo obiettivo è chiaro: «Un Veneto che non si limita a produrre, ma che cresce in modo intelligente e sostenibile».

Territorio, ambiente e coesione

Crescere, per Martini, significa rispettare il territorio. Il suo Veneto ideale è una regione che non spreca, che rigenera, che collega persone e luoghi senza consumare suolo e identità. Propone investimenti in mobilità sostenibile, energie rinnovabili e rigenerazione urbana, ma anche attenzione alle aree montane e rurali, dove spesso il futuro sembra arrivare in ritardo. «Dal mare alle Dolomiti – spiega – ogni cittadino deve poter vivere bene, studiare, lavorare e spostarsi con gli stessi diritti. Nessun veneto deve sentirsi periferia». In questo, la coesione territoriale non è solo un principio politico, ma una forma di giustizia quotidiana.

Sicurezza e autonomia: il Veneto che decide per sé

La sicurezza, per Martini, non è solo presenza di forze dell’ordine, ma qualità della vita, fiducia reciproca, comunità che partecipano. Da qui la proposta di rafforzare i Comuni come presidi di socialità e prevenzione, promuovere sport, volontariato e spazi condivisi per i giovani.
Ma il messaggio più forte è quello dell’autonomia responsabile: un Veneto che decide per sé, gestendo risorse e servizi con efficienza, trasparenza e conti in ordine. «L’autonomia – dice – non è egoismo, ma responsabilità. È la possibilità di dare risposte più vicine, più rapide, più giuste».

Il Veneto che si prende cura

Tutto il programma converge su un’idea: il Veneto che si prende cura. Una Regione che guarda avanti senza perdere le proprie radici, che premia chi si impegna e sostiene chi si trova in difficoltà. Un luogo dove famiglia, impresa, scuola, comunità e istituzioni non sono mondi separati, ma parti di uno stesso progetto. «Non vogliamo solo amministrare. Vogliamo dare al Veneto una nuova stagione di fiducia, dove ogni persona senta di contare e di appartenere. Perché il Veneto che sogniamo non è un traguardo: è un cammino che dobbiamo fare insieme» conclude Morena Martini.

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