Operazione delle forze dell’ordine scopre discarica abusiva a San Dorligo della Valle
SAN DORLIGO DELLA VALLE (TRIESTE) – Una nuova operazione delle forze dell’ordine ha portato alla scoperta di una discarica abusiva nascosta in una zona appartata del territorio comunale di San Dorlingo della Valle, in via Bagnoli.
Veicoli dismessi, persino rubati, insieme a rifiuti tossici
Un’area completamente recintata, apparentemente anonima, celava invece un grave caso di illecita gestione di rifiuti, tra auto abbandonate, sostanze pericolose e persino la targa di un’auto rubata.
L’intervento ha coinvolto diversi reparti specializzati: dalla Stazione dei Carabinieri locale, alla Compagnia di Trieste-Via Hermet, passando per il Nucleo Operativo Ecologico di Udine e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trieste.
Le indagini, partite grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini, hanno portato alla luce una vera e propria officina clandestina, dove venivano accumulati rifiuti pericolosi e materiali inquinanti.
Veicoli dismessi, persino rubati, insieme a rifiuti tossici
All’interno del sito, ampio circa 1000 metri quadrati, i militari hanno trovato un prefabbricato rudimentale adibito a officina, decine di pezzi meccanici dismessi, pneumatici usurati, vernici tossiche, lubrificanti esausti, oltre a circa trenta veicoli, molti dei quali in stato di completo abbandono e senza alcun tipo di identificazione.
Durante le operazioni di verifica, tra i numerosi materiali rinvenuti, sono spuntate anche due targhe appartenenti ad auto rubate, elemento che ha aggravato la posizione dell’uomo individuato come gestore del sito. Si tratta di un cittadino bosniaco, già noto alle forze dell’ordine, che operava senza alcuna iscrizione alla Camera di Commercio per l’attività di autoriparazione.
Le accuse sono ricettazione e gestione illecita di rifiuti pericolosi
L’uomo dovrà rispondere di ricettazione e gestione illecita di rifiuti pericolosi, queste le accuse a suo carico, a cui si è aggiunta una sanzione amministrativa di 10mila euro. L’intera area è stata immediatamente sottoposta a sequestro penale, insieme ai materiali pericolosi e ai veicoli rinvenuti al suo interno.