Figlicidio a Muggia, le minacce pregresse della madre killer: "Se muoio io, Giovanni muore con me"

Nuovi dettagli sull’omicidio del piccolo Giovanni a Muggia: precedenti violenze della madre, minacce di morte e il dramma del padre.

14 novembre 2025 12:13
Figlicidio a Muggia, le minacce pregresse della madre killer: "Se muoio io, Giovanni muore con me" - Ansa
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TRIESTE – Nuovi elementi emergono sulla tragedia che ha sconvolto Muggia, dove due sere fa il piccolo Giovanni, 9 anni, è stato ucciso dalla madre, la cittadina ucraina Olena Stasiuk, durante un incontro che per la prima volta si svolgeva senza supervisione. Una vicenda che continua a generare sgomento nella comunità e che ora si arricchisce di dettagli inquietanti, ricostruiti sulla base di documenti e testimonianze raccolti nelle ultime ore.

I precedenti episodi: il collo stretto e i lividi refertati

Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, la donna avrebbe già in passato stretto il figlio al collo, provocandogli lividi poi refertati e giudicati guaribili in tre giorni.
Un episodio che risalirebbe a due anni fa, segnalato alle autorità e inserito nei fascicoli riguardanti la famiglia.

All’epoca il quadro familiare veniva già descritto come estremamente burrascoso, con una convivenza che – come evidenziato dalla documentazione – si sarebbe di fatto interrotta già al momento della nascita del bambino.

Le minacce al marito e un ambiente familiare difficile

Tra le frasi che emergono dai documenti citati dal Piccolo spicca una minaccia rivolta al marito:
«Ricordati bene che se io muoio anche Giovanni muore con me. E non pensare che io stia scherzando».

Una dichiarazione che lascia intuire da quanto tempo la tensione fosse alta e quanto la situazione familiare fosse segnata da conflitti profondi e di difficile gestione.

Il padre, in un dialogo riportato dal parroco di Muggia, avrebbe espresso un grande rammarico per il fatto che alla madre fosse stato consentito di vedere il bambino senza protezione, proprio in occasione di quegli incontri che avrebbero dovuto favorire una normalizzazione del rapporto con il figlio.

Il dramma del padre: “Sono completamente devastato”

A raccontare lo stato d’animo dell’uomo è don Andrea Destradi, parroco di Muggia, che da giorni segue da vicino la famiglia sconvolta dalla tragedia.
Il padre si è detto «completamente devastato», distrutto da un dolore incontenibile e dal peso delle domande rimaste senza risposta.

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