Più friulano nei servizi educativi: a Udine arriva il Centro estivo bilingue

Udine approva un Centro ricreativo estivo bilingue friulano-italiano per rafforzare il plurilinguismo nei servizi educativi.

27 dicembre 2025 11:13
Più friulano nei servizi educativi: a Udine arriva il Centro estivo bilingue -
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UDINE – Più spazio alla lingua friulana nei servizi educativi dedicati ai più giovani. Il Consiglio comunale di Udine ha approvato la richiesta di istituire un Centro ricreativo estivo bilingue, in friulano e italiano, con la possibilità di inserire anche la lingua inglese. Un passo significativo nel percorso di valorizzazione del plurilinguismo cittadino, votato nell’ultima seduta dell’anno, lo scorso 18 dicembre.

L’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale

L’iniziativa nasce da un ordine del giorno presentato dalla consigliera delegata al plurilinguismo Stefania Garlatti-Costa, esponente del Patto per l’Autonomia. Il documento impegna l’amministrazione comunale a rafforzare la presenza del friulano in tutte le attività educative rivolte ai ragazzi e, in particolare, a creare un Centro estivo realmente bilingue.

Una risposta a una comunità linguistica numerosa

«Il Comune di Udine ha il compito, affidatogli dallo Stato, di garantire alla comunità friulanofona della città – la più numerosa della regione – la possibilità di svolgere anche in friulano le attività di interesse comunale, comprese quelle educative», sottolinea Garlatti-Costa. Secondo le più recenti indagini dell’ARLeF, infatti, il 40% dei residenti di Udine parla friulano, un dato che rende la città un punto centrale per le politiche linguistiche regionali.

Un percorso già avviato nei servizi educativi

Il rafforzamento del friulano nei servizi educativi non parte da zero. Come ricordato dalla consigliera, il Comune di Udine organizza già laboratori in friulano per le scuole all’interno di musei e biblioteche e ha introdotto la lingua nelle attività di asili nido, doposcuola e Centri ricreativi estivi.

Con l’approvazione dell’ordine del giorno, viene ora compiuto un ulteriore passo avanti, strutturando un’offerta che renda il friulano una presenza stabile e riconoscibile, non episodica, nelle attività dedicate ai bambini e ai ragazzi.

Come sarà il Centro estivo bilingue

Per quanto riguarda l’organizzazione del nuovo Centro estivo, Garlatti-Costa spiega che verranno valutate insieme agli uffici comunali le modalità più idonee, a partire dalla percentuale di attività svolte in friulano, in italiano e, eventualmente, in inglese. L’obiettivo è costruire un modello flessibile, capace di rispondere alle esigenze delle famiglie e degli istituti scolastici.

L’iniziativa mira anche a colmare una criticità segnalata da tempo: la difficoltà di soddisfare la domanda di insegnamento del friulano, soprattutto nella scuola secondaria di primo grado, dove le opportunità risultano spesso limitate.

Uno sguardo al futuro dell’educazione bilingue

Il futuro Centro estivo bilingue potrà inoltre rappresentare un laboratorio di buone pratiche in vista di progetti più ampi. «Potrà offrire indicazioni preziose anche per l’eventuale istituzione in città di un percorso scolastico bilingue», precisa la consigliera. Un progetto che va oltre le competenze comunali e richiede un iter amministrativo complesso, ma rispetto al quale il Comune di Udine si candida fin d’ora ad essere sede ospitante.

Un segnale politico e culturale chiaro, che rafforza il legame tra educazione, identità linguistica e territorio, e che apre nuove prospettive per una scuola e servizi educativi sempre più inclusivi e rappresentativi della realtà friulana.

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