Premio Lucchetta 2025: due mostre a Trieste raccontano arte, memoria e impegno civile
Fotografia e impegno sociale in attesa del Premio Luchetta al Teatro Miela di Trieste. Dal 18 al 23 novembre.
TRIESTE – Due percorsi espositivi si incontrano al Teatro Miela di Trieste dal 18 al 23 novembre, offrendo un ampio sguardo sul dialogo tra arte, sensibilità umana e impegno sociale.
In occasione della XXII edizione del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, le mostre “Io fra voi” di Ingrid Kuris-Akis e “Fate la scuola non fate la guerra”, curata da Diritti e Storti APS, propongono una riflessione profonda sul valore della conoscenza, della memoria e della bellezza come strumenti capaci di contrastare ogni forma di violenza.
Martedì 18 novembre “Aspettando il Premio Luchetta”
Ad aprire il calendario di “Aspettando il Premio Luchetta”, iniziativa realizzata in collaborazione con Bonawentura all’interno del festival S/Paesati, sarà martedì 18 novembre alle 19 la vernice di “Io fra voi”.
La pittura di Ingrid Kuris-Akis attinge alla mitologia greca per reinterpretare temi del presente, generando un ponte tra leggende antiche e interrogativi contemporanei.
Per Akis, il mito è un linguaggio capace di connettere l’uomo alla natura e alla bellezza, intesa come spazio intimo e rigenerante. Formata all’Istituto d’Arte Nordio di Trieste, l’artista ha maturato un lungo percorso tra scenografia e illustrazione, pubblicando diciassette volumi diffusi in quattro lingue e collaborando con teatri europei. Dal 2015 si dedica esclusivamente alla pittura, esponendo in Italia e all’estero. Il nome d’arte Akis rende omaggio alle radici cretesi della famiglia paterna, sottolineando un legame profondo con la tradizione mediterranea.
“Fate la scuola non fate la guerra"
Giovedì 20 novembre alle 19 sarà inaugurata “Fate la scuola non fate la guerra”, mostra fotografica dedicata alla Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Le immagini di Valentina Zanier, Radi Alasmaeil e Qutaybah Al-Saleh, raccontano la Siria attraverso lo sguardo di chi continua a credere nel potere dell’istruzione nonostante oltre quattordici anni di conflitto.
Tra edifici sventrati e aule improvvisate, gli scatti testimoniano la determinazione di insegnanti, volontari e bambini che ogni giorno scelgono la scuola come gesto di resistenza e speranza. L’intero progetto nasce da un dialogo nato sui social tra educatori italiani e siriani, trasformato nel tempo in un’autentica rete di sostegno.
Durante le giornate dedicate all’iniziativa sarà possibile contribuire con donazioni destinate all’acquisto di materiale didattico, zainetti e forniture scolastiche per i bambini siriani, rafforzando un ponte che unisce chi racconta e chi ricostruisce.
Le due mostre accompagneranno l’intero programma di “Aspettando il Premio Luchetta”, che dal 18 al 20 novembre animerà vari appuntamenti in collaborazione con Bonawentura e con il festival S/Paesati.
Le esposizioni resteranno visitabili anche durante le Giornate del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, in calendario dal 21 al 23 novembre, sempre al Teatro Miela.