La mostra dal titolo “Mostri meravigliosi”, liberamente ispirata al folklore che lega Carso, grotte e personaggi leggendari che affollano le pieghe di questi territori, si inaugura sabato 15 giugno alle 17.30, ospitata nel particolare Museo per la Speleologia – Speleovivarium (in Via Guido Reni, 2/C) gestito dalla Società Adriatica di Speleologia, organizzata dall’Associazione culturale Opera Viva nell’ambito del progetto “Quattro passi SottoeSopra”.
I giovanissimi autori dell’Accademia di Fumetto e Arti Grafiche di Trieste, ispirandosi alle più belle storie e leggende del Carso, hanno dato un volto ai folletti, alle fate e agli esseri leggendari, protagonisti di credenze che tutt’oggi percorrono in lungo e in largo quest’area geografica che si espande oltre i confini regionali. La mostra sarà visitabile fino al 20 luglio su appuntamento chiamando i numeri 3381655327 / 349 1357631 oppure scrivendo una mail a speleovivarium@email.it
A rendere suggestiva la mostra, una lettura scenica dal titolo “Fantastici respiri”, con due giovani attori, Marco Ghersetich e Ilaria Vecchiet, che faranno conoscere le più belle e particolari leggende del Carso epigeo e ipogeo. Dal recupero del materiale storico e d’archivio, grazie ai diversi cultori della materia, si porteranno in luce delle incredibili scoperte: come è nato il Carso, che origini abbia il tipico vento triestino, la Bora, chi sono i folletti che vivono nei burroni carsici, ma anche storie che vedono come protagonisti gli animali.
Prevista anche una visita guidata al Museo, un tempo rifugio antiaereo costruito durante la Seconda Guerra Mondiale, divenuto contenitore di reperti paleontologici, minerali, fossile e attrezzatura speleologica, a cura della Società Adriatica Speleologia, Ente gestore del museo.
Il progetto “Quattro passi SottoeSopra. La Speleologia del Novecento tra storia e folklore”, ideato e diretto da Lorena Matic, organizzato dall’Associazione culturale Opera Viva, si realizza grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il contributo della Fondazione CRTrieste e la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, il Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini, la Società Adriatica di Speleologia, la Società di Studi Carsici A.F. Lindner, il Gruppo Speleologico Flondar, la Commissione Grotte Eugenio Boegan – Alpina delle Giulie e l’Accademia di Fumetto e Arti Grafiche di Trieste.
In foto un’opera di Sveva Ceschia