Immunocluster-2: la ricerca sull'asse Udine-Lubiana per un vaccino contro il tumore al seno

A Lubiana l’evento finale di Immunocluster-2, progetto sul vaccino cellulare contro il tumore al seno triplo negativo.

03 dicembre 2025 10:50
Immunocluster-2: la ricerca sull'asse Udine-Lubiana per un vaccino contro il tumore al seno -
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UDINE – Si concluderà venerdì 5 dicembre, alle 12, presso l’Istituto di oncologia di Lubiana, il percorso scientifico del progetto Immunocluster-2, una delle iniziative transfrontaliere più avanzate nella sperimentazione clinica di un vaccino cellulare per il trattamento del cancro al seno triplo negativo, una delle forme più aggressive e difficili da curare. L’appuntamento potrà essere seguito anche online attraverso il link ufficiale messo a disposizione dal programma Interreg Italia–Slovenia.

Una collaborazione scientifica tra Italia e Slovenia

Immunocluster-2 rappresenta un lavoro di squadra italo-sloveno articolato e profondamente innovativo. Il progetto coinvolge infatti l’Università di Udine, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, l’Istituto di medicina trasfusionale della Repubblica di Slovenia, l’Istituto Oncologico di Lubiana, e due realtà di grande rilievo nel campo della biomedicina: Celica Biomedical, capofila dell’iniziativa, e VivaBioCell, azienda nata nel 2004 come spin-off dell’Ateneo friulano.

Il progetto, finanziato con un budget di circa 740 mila euro all’interno del programma Interreg Italia–Slovenia, ha permesso di sviluppare una piattaforma di collaborazione stabile tra i due Paesi, integrando competenze cliniche, accademiche e industriali.

Il cuore della ricerca: il vaccino cellulare aHyC

Immunocluster-2 si concentra sulla preparazione della sperimentazione clinica del vaccino cellulare aHyC, un approccio terapeutico avanzato che punta a stimolare il sistema immunitario delle pazienti affinché possa riconoscere e contrastare in maniera più efficace il tumore.

Il progetto ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di terapie antitumorali personalizzate, migliorando l’accessibilità a trattamenti innovativi e aprendo la strada a percorsi clinici di nuova generazione per pazienti affette da tumore al seno triplo negativo.

Un ruolo di primo piano è svolto dal gruppo dell’Università di Udine, coordinato dal professor Francesco Curcio del Dipartimento di Medicina, insieme all’Asufc, impegnati nel predisporre le condizioni necessarie per l’inclusione di pazienti italiane nello studio clinico.

Una tappa decisiva per la ricerca oncologica

L’evento finale di Lubiana non rappresenta una semplice chiusura, ma un momento chiave in cui verranno presentati i risultati raggiunti e le prospettive future. Il progetto ha infatti permesso di consolidare una rete di competenze e di strutture in grado di sostenere test clinici complessi, con il potenziale di migliorare in modo significativo le opzioni terapeutiche per una tipologia di tumore che oggi rimane tra le più impegnative da trattare.

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