Cyrano de Bergerac inaugura la 44ª edizione delle Giornate del Cinema Muto a Pordenone

Al via a Pordenone la 44ª edizione delle Giornate del Cinema Muto con Cyrano de Bergerac restaurato in 4K e tante rarità in programma.

03 ottobre 2025 21:00
Cyrano de Bergerac inaugura la 44ª edizione delle Giornate del Cinema Muto a Pordenone -
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PORDENONE – Sarà Cyrano de Bergerac, l’eroe romantico e spadaccino più celebre di Francia, ad aprire la 44ª edizione delle Giornate del Cinema Muto, sabato 4 ottobre alle ore 21 al Teatro Verdi di Pordenone.

Il testo teatrale di Edmond Rostand, rappresentato per la prima volta nel 1897 con enorme successo, trovò nel cinema muto una delle sue più fortunate trasposizioni: il film Cirano di Bergerac (1922-1923) diretto da Augusto Genina. Quest’anno le Giornate lo presentano in uno smagliante restauro in 4K, realizzato da Film Preservation Associates France e Blackhawk Films, che ne restituisce i colori originari.

A rendere l’evento ancora più speciale sarà la presenza del compositore e regista americano Kurt Kuenne, che ha rivisto e aggiornato la partitura musicale scritta 25 anni fa per il film, accogliendo l’invito del direttore del festival Jay Weissberg. La musica dal vivo sarà eseguita dall’Orchestra da Camera di Pordenone diretta dal Maestro Ben Palmer.

Cyrano tra cinema e teatro

Il Cirano di Genina è una produzione interamente italiana firmata dall’UCI, girata tra Francia e Italia e distribuita dapprima Oltralpe, per arrivare solo due anni dopo nelle sale italiane. Il film conquistò nel 1923 il primo premio al Concorso internazionale di cinematografia di Torino.

Il protagonista Pierre Magnier, con il caratteristico naso esagerato, venne elogiato dalla critica per una recitazione che non fece rimpiangere la prova teatrale di Coquelin, il primo interprete della pièce. Nel ruolo di Rossana la torinese Linda Moglia, mentre come sceneggiatore compare Mario Camerini, cognato di Genina e futuro grande regista del cinema italiano.

Grazie alle scenografie di Caramba e alle riprese in esterni con scene di massa, il film rientra tra i kolossal del cinema muto. Augusto Genina resta uno dei registi più importanti del panorama italiano, tra i pochi a ottenere risultati di rilievo sia nel muto che nel sonoro, capace di muoversi tra diversi generi e di lavorare anche in Francia e Germania.

Le prime proiezioni: dalla Liguria a Dante

La giornata inaugurale del festival prenderà il via alle 14, con la rassegna dedicata alle regioni italiane. Dopo la Sicilia, quest’anno il focus è sulla Liguria, set prediletto per paesaggi e luce, nonché terra natale di attori come Bartolomeo Pagano e Lyda Borelli. La Liguria fu anche teatro degli esordi registici del giovane Alfred Hitchcock, che nel 1925 girò alcune scene di The Pleasure Garden proprio sulla Riviera.

Alle 16.15, al Teatro Verdi, spazio a una scoperta straordinaria: due versioni del Purgatorio dantesco del 1911, restaurate dalla Cineteca del Friuli. La prima, della piccola Helios Film di Velletri, riprendeva la formula dell’Inferno, ma di 700 metri originari ne restano solo 160. La seconda, della torinese Ambrosio, pur con attori celebri come Alberto Capozzi ed Eleuterio Ridolfi, non raggiunse lo stesso livello artistico, ma rappresenta una preziosa testimonianza del cinema delle origini.

Le Giornate anche online

Sabato 4 ottobre alle 21 partiranno anche le Giornate del Cinema Muto online su MyMovies, per permettere agli appassionati di seguire il festival da casa con una selezione quotidiana di titoli, visibili per 48 ore.

L’apertura online è affidata alla retrospettiva principale “The Chaplin Connection – Sei gradi di Charlie”, con i corti The Bond (1918) di Charlie Chaplin e His Day Out (1918) con Billy West, celebre imitatore di Charlot, e il lungometraggio A Little Bit of Fluff (1928) con Sydney Chaplin, fratello di Charlie.

Un festival che unisce restauri e memoria

Le Giornate del Cinema Muto si confermano un appuntamento internazionale di primo piano, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pordenone, della Camera di Commercio Pordenone-Udine, della Fondazione Friuli e con la partecipazione di BCC Pordenonese e Monsile.

Un festival che non solo celebra la memoria del cinema delle origini, ma la rinnova attraverso restauri, scoperte e nuove forme di fruizione, con Pordenone ancora una volta capitale mondiale del cinema muto.

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