La famiglia Obizzi dona un macchinario innovativo per le cure oncologiche al Burlo: di cosa si tratta

La famiglia Obizzi ha donato 38.000 euro all'Oncoematologia del Burlo, contribuendo a migliorare le cure per il cancro e favorendo la ricerca scientifica.

12 marzo 2025 12:44
La famiglia Obizzi dona un macchinario innovativo per le cure oncologiche al Burlo: di cosa si tratta -
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TRIESTE – La famiglia Obizzi, composta dai coniugi Ester e Dario, ha recentemente fatto una donazione di 38.000 euro all’Oncoematologia dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”. Questa donazione è stata fatta per esprimere gratitudine verso il reparto che ha curato il loro figlio, affetto da leucemia, e per contribuire a migliorare le cure per futuri pazienti.

Il nuovo strumento per la sperimentazione e la cura

Durante un incontro speciale presso l’ospedale Burlo, è stato presentato un nuovo strumento, l'AutoMac Neo, che permetterà di fare esperimentazione per produrre linee cellulari in laboratorio. Questo strumento si aggiunge al Prodigy, già presente all’istituto, che consente di manipolare e selezionare cellule staminali ematopoietiche e linfociti raccolti per il trapianto. Con il supporto di questi dispositivi avanzati, sarà possibile migliorare l’efficacia dei trattamenti e ridurre la potenziale tossicità per i pazienti.

Parole di gratitudine e speranza per il futuro

Il direttore dell'Oncoematologia del Burlo, Marco Rabusin, ha spiegato che grazie alla generosa donazione di Agmen nel 2023, l’ospedale ha acquisito il Prodigy, che ha già migliorato la qualità dei trapianti, in particolare per i pazienti con donatori parzialmente compatibili. Con l'introduzione dell'AutoMac Neo, la capacità di manipolazione cellulare verrà ampliata, permettendo di ottenere linee cellulari più pure per il trapianto, riducendo i rischi di incompatibilità e migliorando la qualità dei trattamenti.

Rabusin ha aggiunto che l’AutoMac Neo rappresenta la fase sperimentale che precede la produzione diretta con i pazienti, con l’ulteriore vantaggio di un significativo risparmio di costi e una velocizzazione del processo.

Un gesto di generosità da parte della famiglia Obizzi

I coniugi Obizzi hanno raccontato la loro esperienza difficile, ma anche positiva, legata alla cura del loro figlio. Nonostante le difficoltà legate agli effetti collaterali delle cure, la famiglia ha trovato un supporto prezioso nel team del Burlo, che si è attivato anche per seguire il giovane paziente in altre strutture sanitarie, come Cattinara e Firenze, attraverso una rete di professionisti.

La donazione nasce dal desiderio di ringraziare l’ospedale per le cure ricevute e, allo stesso tempo, di offrire un'opportunità ai futuri pazienti affinché possano beneficiare di trattamenti sempre più efficaci e con meno preoccupazioni.

Un’importante riflessione sulla solidarietà e sull’impegno continuo

La Direzione Generale dell’Istituto ha espresso un sentito ringraziamento alla famiglia Obizzi, sottolineando quanto siano essenziali le donazioni private per sostenere la ricerca scientifica e le attività terapeutiche. Il contributo dei cittadini e delle associazioni è un continuo stimolo per tutti gli operatori del Burlo, permettendo di migliorare giorno dopo giorno le cure e le tecnologie a favore dei giovani pazienti.

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