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Confartigianato Imprese eCasartigiani Trasporto Persone valutano il testo dell’art. 8 del DDLConcorrenza un duplicato della delega già in essere per la riforma deltrasporto pubblico locale non di line...
Confartigianato Imprese e
Casartigiani Trasporto Persone valutano il testo dell’art. 8 del DDL
Concorrenza un duplicato della delega già in essere per la riforma del
trasporto pubblico locale non di linea ed esprimono grande preoccupazione
per assetti di mercato che potrebbero compromettere le prospettive di accesso
al mercato degli operatori e alcuni dei principi cardine del nostro ordinamento
anche in contrasto con la Costituzione, che riconosce e tutela il valore
dell’artigianato e della cooperazione.
Una disinvolta apertura alle
piattaforme che si basano sull’intermediazione del lavoro mina
proprio le caratteristiche tipiche dell’esercizio autonomo e mutualisticamente
organizzato delle attività di trasporto di persona non di linea, con il rischio
di trasformare migliaia di imprese in “lavoratori subordinati”, vincolati ad un
regime prossimo al caporalato. Tra
l’altro non apportando per l’utente alcun miglioramento del servizio come già
sperimentato in altre nazioni nelle quali si sta tornando all’assetto
precedente. Deve
essere marcata la differenza tra intermediazione e interconnessione, per
evitare che si verifichi un vero e proprio attacco al lavoro che privilegi
pericolosamente strumenti che lo intermediano anziché produrlo. Tutelare il lavoro non l’intermediazione del lavoro.
Ribadiamo che la libertà d’impresa non può
svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, non può recare danno alla
sicurezza, alla liberta e alla dignità umana, come previsto dall’art. 41 della
Costituzione, nell’ottica dell’interesse collettivo che nel nostro settore deve
essere sempre garantita, in quanto
servizio pubblico, e il provvedimento non può prescindere dalla difesa dell’artigianato
e della cooperazione – settori tutelati dall’art. 45 della Costituzione.
Dobbiamo continuare a sostenere quanto
contenuto nell’art. 117 della Costituzione sulle competenze specifiche delle
Regioni in materia di Trasporto Pubblico Locale. Superare l’autonomia
regionale contraddice e fa venir meno i principi della programmazione
territoriale, della regolazione e del livello dei servizi, della garanzia di
servizio pubblico che le Regioni in questi anni hanno assicurato.
Confartigianato Imprese e Casartigiani Trasporto
Persone considerano che, in questo momento, l’adesione al fermo nazionale è
una prematura forzatura che in questa fase - in considerazione del
prevedibile iter parlamentare del provvedimento - rischia di compromettere la
strada di una responsabile interlocuzione con le Istituzioni.
La collettività o le Istituzioni (Governo, Parlamento,
Conferenza Unificata, Regioni, Comuni) devono essere portate a condividere, che
la regolazione del nostro servizio – prevista nella normativa europea – va
nell’interesse dei cittadini e dell’utenza. A questi noi ci rivolgiamo, perché
comprendano che non si tratta di una battaglia di parte; scardinare un servizio
pubblico come il nostro sottrae valore, competenze e risorse alla collettività
perché si propone di scavalcare questi fattori senza rispettare precisi
principi costituzionali solo in nome del profitto, del libero mercato e di
squilibrata concorrenza.
Le categorie del trasporto persone, durante la
pandemia, e per contrastarne gli effetti:
- hanno svolto un
essenziale ruolo di servizio pubblico riconosciuto dalle istituzioni locali e
dai cittadini; - hanno prodotto ore di
servizio senza corrispettivo, ha svolto la propria attività in condizioni
difficili con dignità e spirito collaborativo; - hanno visto la loro operatività
ridotta a causa degli indici di carico, associata ad una mobilità fortemente
ridotta;
Per tutto ciò ci attendevamo attenzione; non farlo o
peggio essere inseriti nel DDL concorrenza non è una risposta degna dello
spirito di sacrificio e del senso di responsabilità sociale dimostrati dagli
operatori.
Per questi motivi e nell’interesse generale della
collettività e delle imprese, Confartigianato Imprese e Casartigiani Trasporto
Persone:
- proclamano lo stato di agitazione
degli associati; - chiedono lo stralcio dell’art. 8 del
DDL Concorrenza e l’apertura immediata di un tavolo di confronto con Parlamento
e Governo per riattivare quel processo di riforme previsto con l’approvazione
della legge 12/2019, mai portato a termine; - non prenderanno parte alla
manifestazione nazionale del 24 p.v. per le motivazioni in premessa; - attendono che la richiesta di
incontro al Governo, formulata per le vie brevi, sia accolta per rispetto del
contributo che le categorie hanno dato durante la pandemia come segno di
comprensione delle difficoltà ancora oggi sostenute; - si riservano – in futuro e in ragione
del proseguo della vertenza – di mettere in campo eventuali ulteriori
iniziative di rivendicazione e lasciano liberi gli associati sul territorio, in
merito al comportamento da tenere, il 24 p.v.; - organizzano, per il
giorno 24 alle ore 11.00, in videoconferenza, le proprie assemblee nazionale
degli iscritti, invitando rappresentanti delle Istituzioni e alle quali
parteciperanno i rispettivi gruppi dirigenti nazionali di categoria.