Trieste, oltre 80 Carabinieri donano sangue all'Ospedale Maggiore

Trieste, i Carabinieri donano sangue all’Ospedale Maggiore: oltre 80 militari coinvolti nella terza iniziativa solidale del 2025.

11 novembre 2025 10:45
Trieste, oltre 80 Carabinieri donano sangue all'Ospedale Maggiore -
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TRIESTE — Giornata all’insegna della solidarietà e del servizio alla collettività per i Carabinieri del Comando Provinciale di Trieste, che martedì 11 novembre si sono recati al Centro Trasfusionale dell’Ospedale Maggiore per una nuova donazione collettiva di sangue.
All’iniziativa erano presenti il Direttore Generale di ASUGI Antonio Poggiana, il dottor Massimo La Raja, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Trasfusionale, e il Colonnello Gianluca Migliozzi, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Trieste.

Una tradizione di altruismo e impegno

Quella di novembre rappresenta la terza donazione collettiva del 2025, un appuntamento ormai consolidato che ha già coinvolto oltre 80 militari. Un gesto semplice ma di grande valore umano, che testimonia come solidarietà, senso del dovere e attenzione verso gli altri siano principi profondamente radicati nella cultura dell’Arma.

Donare il sangue — ricordano i promotori — è un atto di generosità che può salvare vite, un modo concreto per sentirsi parte di una comunità che unisce cittadini, volontari, personale sanitario e istituzioni.

Un messaggio di speranza e responsabilità

Con questa iniziativa i Carabinieri di Trieste intendono lanciare un appello alla cittadinanza: diventare donatori regolari significa contribuire alla sicurezza sanitaria del territorio, assicurando che il sangue necessario alle cure e agli interventi sia sempre disponibile.
Chiunque desideri diventare donatore può rivolgersi ai centri trasfusionali locali o alle associazioni di volontariato dedicate, che forniranno tutte le informazioni necessarie.

L’impegno dei Carabinieri per la comunità

Il Colonnello Migliozzi, nel ringraziare i militari per la partecipazione, ha sottolineato:

«Ciascun carabiniere deve essere pienamente consapevole dell’importanza del territorio in cui opera e dei cittadini che ne fanno parte. Mettersi a disposizione degli altri è il primo dovere del nostro servizio. L’altruismo deve essere profondo, convinto e spontaneo, come dimostrano le donazioni di oggi e quelle organizzate nei mesi scorsi».

L’iniziativa, che si rinnova con regolarità, punta a rafforzare le scorte di sangue nelle strutture sanitarie locali e a diffondere una cultura della solidarietà attiva, unendo le forze armate e la cittadinanza in un unico messaggio: donare sangue significa donare vita.

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