Benzinai, marcia indietro: niente sciopero, ma rimane il grido di dolore

Dopo una giornata sul filo della tensione con il governo e il Garante per gli scioperi, arriva la precisazione che è anche decisione. “Non ci sarà nessuno sciopero dei benzinai”, annuncia Alessandro Z...

25 marzo 2020 01:55
Benzinai, marcia indietro: niente sciopero, ma rimane il grido di dolore -
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Dopo una giornata sul filo della tensione con il governo e il Garante per gli scioperi, arriva la precisazione che è anche decisione.

Non ci sarà nessuno sciopero dei benzinai”, annuncia Alessandro Zavalloni, segretario della Fegica-Cisl.

Niente lucchetti alle pompe di benzina, dunque.

Zavalloni spiega che in realtà i sindacati volevano lanciare un grido di dolore, perché inascoltati dal governo e dai concessionari autostradali.

Si sono definiti “invisibili”. Loro, i 100mila lavoratori del settore che denunciano di non essere più nelle condizioni di assicurare il servizio di rifornimento perché il livello sanitario nelle stazioni di servizio non è adeguato.

Mancano mascherine e guanti. E con le restrizioni sulla circolazione, quasi nessuno fa più benzina. Però la benzina va pagata sul posto a chi la porta alle pompe e questi soldi mancano

Il punto di non ritorno monta al mattino di ieri 24 marzo, quando nonostante le sollecitazioni al governo dei giorni scorsi, le tre sigle sindacali del comparto - Faib, Fegica e Figisc/Anisa - si ritrovano con il cerino in mano.

“Non potevamo più tacere, i benzinai non sono un semaforo in mezzo alla strada, ma gente che ha famiglia a casa”, dice ancora il segretario di Fegica-Cisl, che ha promosso l’iniziativa insieme ai colleghi degli altri due sindacati. Parte la comunicazione a mezzo stampa.

Dopo mezz’ora arrivano le telefonate dal ministero dello Sviluppo economico. Il titolare del dicastero, Stefano Patuanelli, lavorerà tutto il giorno per cercare di arrivare a una mediazione sul fronte delle richieste economiche: in serata la risoluzione.

La ministra dei Trasporti Paola De Micheli farà altrettanto riportando la "pace". Insomma lo sciopero non ci sarà.

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