Bene in Mente: la piattaforma dell’Università di Udine che aiuta gli studenti a gestire ansia e stress
Bene in Mente, la piattaforma digitale dell’Università di Udine, offre strumenti pratici per gestire ansia, stress e autostima degli studenti universitari.


UDINE – Ansia da esami, stress costante, autocritica paralizzante e pensieri intrusivi sono esperienze comuni a molti studenti universitari. Per affrontarle e gestirle al meglio nasce Bene in Mente, la nuova piattaforma digitale dell’Università degli Studi di Udine, parte del Progetto nazionale Health Mode On (programma Pro-Ben1), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Uno strumento pratico per la gestione delle emozioni
La piattaforma offre strumenti concreti di auto-riflessione, gestione delle emozioni e crescita personale, con un approccio evidence-based basato su neuroscienze, psicologia cognitiva e mindfulness. Gli studenti hanno così a disposizione una vera e propria “cassetta degli attrezzi” per affrontare le difficoltà quotidiane, coltivare i punti di forza e migliorare il benessere psicologico, mantenendo sempre il pieno controllo del proprio percorso.
Percorso multimediale a tappe
Bene in Mente non sostituisce il servizio di consulenza individuale universitario, ma propone un viaggio a tappe composto da 15 incontri multimediali con video, audio e schede di lavoro. I contenuti guidano gli studenti nella gestione di stress, autocritica, autostima e momenti di difficoltà, offrendo strumenti pratici da applicare nella vita di tutti i giorni.
Pronto intervento e contenuti on-demand
La piattaforma include anche tre schede di pronto intervento, dedicate a ansia, perfezionismo e senso di fallimento, consultabili on-demand. Nei prossimi mesi, nuovi contenuti saranno aggiunti per arricchire ulteriormente l’esperienza e supportare gli studenti nel loro percorso di crescita personale.
Un impegno concreto dell’ateneo
L’iniziativa si inserisce nell’impegno dell’Ateneo a favore del benessere psicologico ed emotivo degli universitari, rafforzato dall’indagine “Benessere in Campus”, ancora in corso, che mira a comprendere i bisogni della popolazione studentesca e migliorare concretamente i servizi offerti.