Monfalcone-Gorizia, accoglienza minori stranieri: "strutture sature, serve più equità"
Monfalcone e Gorizia a confronto con il Prefetto sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati: strutture sature, il Comune chiede più equità.


GORIZIA – Accoglienza minori stranieri non accompagnati, confronto serrato tra il Prefetto di Gorizia e i rappresentanti dei Comuni di Gorizia e Monfalcone. L’incontro, svoltosi martedì mattina, ha visto la partecipazione della Prefetta Ester Fedullo e delle amministrazioni dei due maggiori centri della provincia, con al centro la gestione delle strutture di accoglienza e la sostenibilità del sistema.
Capacità al limite a Monfalcone
Durante la riunione, è stato ribadito come la struttura privata di accoglienza di Monfalcone abbia già raggiunto la capienza massima. Il Sindaco Luca Fasan, affiancato dall’assessore Giuliana Garimberti, ha espresso la posizione netta della giunta: “Non è possibile ospitare nuovi minori stranieri in città.” Le motivazioni riguardano sia il sovraccarico sui servizi sociali e sanitari che il delicato equilibrio sociale e scolastico. Monfalcone da tempo fronteggia una forte presenza di comunità straniere e segnala criticità crescenti nell’inserimento scolastico, nella gestione dell’ordine pubblico e nei servizi di integrazione.
Emergenza sociale e necessità di collaborazione
Secondo il sindaco, il sistema locale sarebbe già sotto pressione: nuovi arrivi renderebbero la gestione impossibile, anche a causa della difficoltà nel reperire personale formato per affrontare i percorsi complessi di integrazione. Le difficoltà non riguardano solo i minori stranieri ma coinvolgono tutti i giovani, evidenziando come la questione interculturale sia ormai trasversale a tutta la comunità. La mancanza di un’efficace collaborazione tra i Comuni della provincia – denuncia il primo cittadino – rischia di isolare Monfalcone, che lamenta una scarsa condivisione dei carichi, soprattutto sul fronte scolastico e sociale.
Accoglienza da ripensare in chiave provinciale
Il messaggio lanciato da Monfalcone è chiaro: “Le difficoltà non possono gravare solo sulla nostra città.” Il sindaco Fasan invita ad abbandonare la logica dell’“area vasta” intesa solo a parole e chiede un nuovo patto territoriale che distribuisca le responsabilità in modo più equo, coinvolgendo tutti i Comuni dell’Isontino. Le istanze della città – sottolinea – sono state accolte dalla Prefetta, che proseguirà nelle interlocuzioni per individuare una soluzione condivisa e sostenibile.