Operazione della squadra mobile di Udine: arrestate sette donne straniere e denunciate altre 22
UDINE — Sette donne straniere sono state arrestate e altre 22 denunciate in stato di libertà al termine di un’ampia operazione condotta dalla squadra mobile della Questura di Udine, mirata a contrastare l’uso di documenti falsi per ottenere impieghi nel settore dell’assistenza domiciliare.
Si tratta di un’indagine complessa che ha coinvolto numerose province italiane, portando alla luce un sistema ben strutturato di falsificazione e utilizzo fraudolento di documenti europei. Tutto è partito da una segnalazione giunta da un responsabile di una cooperativa di badanti operativa nella città di Udine.
L’uomo ha fornito una lista dettagliata di nomi alle autorità. Queste lavoratrici, di origine georgiana e di età compresa tra i 24 e i 66 anni, si presentavano come cittadine dell’Unione Europea — in particolare slovacche, polacche e bulgare — per poter accedere più facilmente al mercato del lavoro italiano e ottenere i conseguenti benefici fiscali, sanitari e giuridici.
Da 300 a 600 euro per un documento comunitario contraffatto
Il meccanismo prevedeva l’acquisto di documenti comunitari contraffatti – carte d’identità e codici fiscali – a un prezzo variabile tra i 300 e i 600 euro. Alcune di queste donne extracomunitarie erano riuscite perfino ad accedere alle prestazioni del servizio sanitario nazionale per ricevere cure mediche e altre agevolazioni riservate ai cittadini UE.
Le perquisizioni, ben settanta in totale, non si sono limitate al territorio friulano ma si sono estese anche a Padova, Treviso, Trento, Bolzano, Milano, Aosta, Firenze, Prato, Macerata, Roma e Napoli. Le forze dell’ordine hanno trovato 21 documenti falsi, di cui sette erano in possesso diretto delle arrestate. Queste ultime sono state colte in flagranza di reato, mentre le altre 22 donne coinvolte sono state denunciate in stato di libertà.
Ora l’ufficio immigrazione dovrà valutare se sussistano motivi validi per la loro permanenza in Italia. In caso contrario, è prevista la loro espulsione.
