1485KHz (Se otto ore), il nuovo cortometraggio del regista pordenonese Michele Pastrello, sarà presentato al Savoia Cityplex di Taranto il 26 novembre 2024 durante la XII edizione del Monsters – Fantastic Film Festival. Questo festival, organizzato da Davide Di Giorgio e presieduto da Massimo Causo, è un punto di riferimento nel mondo del cinema fantastico e dell’horror contemporaneo. Dopo la proiezione, il cortometraggio sarà disponibile in streaming su una piattaforma VOD.
Una trama inquietante con una forte riflessione sociale
Il film racconta la storia di una donna addetta alle pulizie sul punto di essere licenziata, che lavora durante la notte in una casa isolata. L’ambiente si trasforma in un luogo claustrofobico grazie all’oscurità, alle finestre sigillate e a un misterioso segnale radio a onde corte. Questo elemento non solo suscita paura ma diventa anche una potente metafora del caos sociale contemporaneo, rappresentando le difficoltà economiche e sociali come la manipolazione, l’instabilità economica e la perdita di speranza per un futuro migliore. Il cortometraggio unisce l’horror a una critica sociale sulle sfide della società moderna.
Un cast e un’ambientazione friulani
Girato interamente tra le località del pordenonese come Vivaro, Chievolis e Bosplans, 1485KHz (Se otto ore) vede la partecipazione di attori locali come Lorena Trevisan di Spilimbergo, Marco Marchese di Grado e Emiliano Grisostolo di Maniago. Michele Pastrello, già conosciuto per il suo film precedente Inmusclâ ambientato in Valcellina, continua a valorizzare la regione scegliendo location che contribuiscono a creare un’atmosfera di isolamento e tensione, ideale per il genere horror.
Tra horror e critica sociale
1485KHz (Se otto ore) va oltre il semplice racconto di fantasmi. Il film affronta un tema di grande impatto sociale, utilizzando il linguaggio visivo e narrativo tipico dell’horror. Il titolo del cortometraggio, ispirato a un famoso canto di protesta del primo Novecento, sottolinea la connessione tra passato e presente, con un chiaro riferimento alla lotta per i diritti dei lavoratori. Quest’opera, con il suo fascino horror, invita a riflettere sul mondo moderno e sulle sue difficoltà, trovando il suo spazio ideale in un festival che celebra la creatività e il pensiero fantastico attraverso il cinema.