SAN VITO AL TAGLIAMENTO – Il destino del punto nascita dell’ospedale di San Vito è stato sigillato. Nonostante le voci e i timori non espressi apertamente, la realtà ha preso una piega drastica: la chiusura è stata decretata in modo inatteso e rapido. La conferenza tenuta ieri dall’assessore Riccardo Riccardi, insieme a figure di spicco dell’assistenza ospedaliera locale, ha portato alla luce una verità sconcertante: il punto nascita non può più garantire la sicurezza necessaria.
La sicurezza al centro della decisione
La ragione di questa brusca interruzione? Una carenza cronica di personale che mette a rischio chi opera e chi dovrebbe essere assistito in quella struttura. La crisi di personale ha raggiunto il punto di non ritorno, con conseguenze dirette sulla possibilità di mantenere attivo il servizio.
La soluzione temporanea non è bastata
L’introduzione di medici esterni, i cosiddetti gettonisti, non ha portato il risultato sperato. Anzi, ha evidenziato ancora di più le mancanze in termini di sicurezza, come sottolineato dalla primaria di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale.
Una sospensione, preannuncio di una chiusura definitiva?
Nonostante la sospensione sia teoricamente temporanea, l’ombra della chiusura permanente si allunga sul punto nascita di San Vito. Le prospettive di un ritorno alla normalità sembrano lontane, un duro colpo per la sanità nella provincia di Pordenone, che vede sfumare uno dei suoi servizi essenziali.