Vite da sportive: Levorato e Balassini tra carriera agonistica e dirigenza FIDAL
Levorato e Balassini raccontano la loro carriera sportiva e dirigenziale a Valvasone; premiata la master Emma Mazzenga per record mondiali.


VALVASONE – Lo sport come palestra di vita: questo il filo conduttore dell’incontro “Vite da sportive” tenutosi a Valvasone, organizzato dall’Atletica San Martino in preparazione ai Campionati mondiali master di corsa in montagna in programma dal 29 al 31 agosto a Meduno (Pordenone). Protagoniste dell’evento sono state due ex azzurre di grande spicco, Manuela Levorato ed Ester Balassini, oggi rispettivamente vice-presidente e consigliera nel Consiglio federale della FIDAL.
Dal campo di atletica alla dirigenza federale
Manuela Levorato, ex sprinter detentrice dei record italiani nei 100 e 200 metri (11’’14 e 22’’60), ed Ester Balassini, ex lanciatrice di martello con record nazionale a 73,59 metri, hanno raccontato il loro percorso sportivo e la successiva carriera dirigenziale. Entrambe si sono avvicinate all’atletica in adolescenza, affrontando le difficoltà iniziali e lavorando con dedizione e rigore, con allenamenti intensi e grande attenzione all’alimentazione. Balassini ha sottolineato con orgoglio di aver aperto una strada nel lancio del martello femminile, disciplina ufficialmente riconosciuta dalla World Athletics solo dal 1995.
La transizione e il ruolo post-carriera
Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Levorato e Balassini hanno intrapreso un percorso dirigenziale, partendo dai loro territori – Veneto per Levorato, Bologna per Balassini – fino ad approdare nel Consiglio nazionale FIDAL lo scorso settembre. “Non è scontato che un atleta trovi una strada dopo la carriera – ha evidenziato Levorato – Serve un progetto di supporto post-carriera che coinvolga non solo la FIDAL ma anche il CONI”.
Valorizzare le prove multiple e l’atletica paralimpica
Nel loro impegno dirigenziale, le ex atlete lavorano su più fronti, tra cui scuola, paralimpica e marketing, con particolare attenzione a valorizzare le prove multiple, discipline complesse come eptathlon e decathlon, che negli anni non hanno ricevuto la giusta attenzione. “Stiamo lavorando per offrire ai multi-atleti maggiori opportunità di esprimersi al meglio”, hanno spiegato.
Premio e testimonianza di longevità sportiva
Durante la serata è stata anche premiata da European Master Athletics la padovana Emma Mazzenga, atleta master classe 1933, che nel 2024 ha battuto nove record mondiali nella categoria W90 su 60, 200 e 400 metri piani, aggiudicandosi il titolo iridato nei 200 metri. Professoressa di chimica in pensione, Mazzenga rappresenta un esempio straordinario di come lo sport possa accompagnare e migliorare la vita in ogni età. Il riconoscimento le è stato consegnato dal vice-presidente EMA Giovanni Tracanelli.