Tumori femminili: lo studio su The Lancet fotografa le disuguaglianze globali di diagnosi e cura

Analisi globale su 275mila donne: forti divari per stadio alla diagnosi e cure nei tumori femminili. Coinvolto il CRO di Aviano.

30 ottobre 2025 10:11
Tumori femminili: lo studio su The Lancet fotografa le disuguaglianze globali di diagnosi e cura -
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AVIANO (PN) – Pubblicati su The Lancet i risultati di VENUSCANCER, progetto del programma CONCORD: il lavoro analizza percorsi diagnostici e trattamenti per seno, cervice uterina e ovaio su 275mila pazienti diagnosticate tra 2015-2018 in 39 Paesi. Tra i partner figura il CRO di Aviano.

studio Lancet

Il progetto e i numeri chiave

Studio coordinato dal Cancer Survival Group della London School of Hygiene & Tropical Medicine, sostenuto da ERC Consolidator Grant, con dati clinici ad alta risoluzione su stadio, iter diagnostico e tipologia di trattamento. È la più ampia analisi di questo tipo mai condotta.

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Diagnosi: forti differenze tra aree ad alto e basso reddito

Nei Paesi ad alto reddito la quota di diagnosi in fase precoce raggiunge o supera il 40%; nei Paesi a basso/medio reddito scende sotto il 20% (alcune eccezioni nazionali). Nei tumori al seno, le forme metastatiche sono <10% negli alti redditi e fino al 44% nei contesti meno ricchi. Per cervice e ovaio persistono alti tassi di stadio avanzato alla diagnosi.

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Trattamenti: aderenza alle linee guida e accesso

La chirurgia nelle fasi iniziali è proposta al 78% delle donne nei Paesi ad alto reddito e al 56% nei Paesi a basso/medio reddito; la terapia farmacologica mostra una maggiore aderenza agli standard rispetto alla chirurgia. Nella mammella early prevale in Europa la conservazione del seno + radioterapia (circa 67–78%), mentre mastectomia rimane più frequente in diversi Paesi, inclusi USA e Canada.

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Impatti su screening, equità e politiche sanitarie

I risultati indicano la necessità di potenziare diagnosi precoce, screening organizzati e accesso tempestivo a trattamenti conformi alle linee guida, tenendo conto di fattori socio-economici e di barriere geografiche che condizionano la scelta terapeutica.

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Il ruolo dei registri e il contributo italiano

La ricerca si basa su 103 registri tumori di popolazione (12 in Italia), strumenti decisivi per monitorare qualità delle cure e outcome. La partecipazione del CRO di Aviano rafforza il contributo italiano alla sorveglianza globale della sopravvivenza oncologica.

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