Oltre 300 sindaci italiani a Vicenza per la Pace, anche De Toni presente: "Udine non rimane indifferente"

A Vicenza oltre 300 sindaci italiani, tra cui De Toni di Udine, partecipano alla manifestazione nazionale per la Pace promossa da ANCI.

26 settembre 2025 13:47
Oltre 300 sindaci italiani a Vicenza per la Pace, anche De Toni presente: "Udine non rimane indifferente" -
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VICENZA – Un corteo di voci istituzionali si è dato appuntamento oggi, venerdì 26 settembre, a Vicenza per la grande manifestazione nazionale per la Pace promossa da ANCI e ANCI Veneto. Oltre 300 sindaci italiani hanno risposto all’appello, trasformando la città veneta in un luogo simbolo di dialogo e unità. Tra i primi cittadini presenti anche Alberto Felice De Toni, sindaco di Udine, che ha voluto portare la testimonianza della comunità friulana.

Secondo gli organizzatori, l’iniziativa rappresenta un momento collettivo per riaffermare il ruolo dei Comuni nel dare voce alle comunità locali di fronte a conflitti internazionali che scuotono le coscienze.

La voce di Udine

Il sindaco De Toni ha sottolineato con forza il valore della partecipazione:
«Udine non rimane indifferente di fronte alla guerra. Essere qui oggi significa ribadire che le città hanno il dovere di testimoniare, di alzare la voce quando civili innocenti pagano il prezzo dei conflitti».

In un passaggio del suo intervento, De Toni ha ricordato l’impegno umanitario promosso nei mesi scorsi:
«Abbiamo sostenuto l’ingresso a Gaza di trentatré ventilatori neonatali. Dopo mesi di attesa, una parte di questi strumenti è arrivata a destinazione, dimostrando che le comunità locali, unite, possono avere un impatto concreto anche in scenari lontani».

Un appuntamento dal respiro nazionale

Alla manifestazione hanno preso parte i sindaci di Treviso, Bologna, Perugia, Jesolo, Valdengo, insieme a numerosi rappresentanti istituzionali. Tra gli ospiti anche Maher Nicolas Canahuati, sindaco della città palestinese di Betlemme, la cui presenza ha dato una forte connotazione internazionale all’incontro.

L’iniziativa, spiegano gli organizzatori, è stata pensata come un percorso comune che unisce le città italiane nel segno della fraternità e della solidarietà, in attesa della Marcia Perugia–Assisi del 12 ottobre e della successiva Assemblea nazionale ANCI di Bologna.

Il ruolo dei Comuni

De Toni ha ribadito come i sindaci siano oggi chiamati a una responsabilità sempre più grande:
«Siamo i rappresentanti più vicini ai cittadini, quelli che raccolgono paure e speranze delle comunità. In un tempo segnato da conflitti devastanti, il nostro compito è far sentire che le città non restano in silenzio, ma scelgono di farsi portavoce della pace».

Un impegno che guarda oltre i confini

La mobilitazione di Vicenza si inserisce in un contesto globale segnato da tensioni e crisi umanitarie. La presenza di centinaia di sindaci vuole lanciare un messaggio forte: dalle città italiane arriva un appello unitario contro la violenza e a favore della diplomazia e del rispetto dei diritti umani.

Per Udine, la partecipazione è anche un segnale di continuità con le iniziative già avviate sul fronte umanitario. «Ogni città, anche la nostra, può fare la differenza. È un impegno che parte dal locale, ma che ha valore universale», ha concluso De Toni.

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