Udine, Asu inaugura il primo Parkour Wall@by® Geogym® del Friuli Venezia Giulia
ASU inaugura a Udine il primo Parkour Wall@by® Geogym® del FVG: nuovo spazio sicuro e innovativo per parkour, acrobatica e socialità.
UDINE — L’Associazione Sportiva Udinese – ASU compie un nuovo passo nel percorso di sviluppo e innovazione delle proprie strutture inaugurando il primo Parkour Wall@by® di Geogym® del Friuli Venezia Giulia, installato nell’area esterna della sede. Un investimento importante, reso possibile grazie al sostegno della Regione Autonoma FVG, che punta a valorizzare sport emergenti, spazi sicuri di aggregazione e percorsi educativi per giovani e adulti.
Un progetto innovativo sostenuto dalla Regione
L’iniziativa rientra nelle politiche regionali che incoraggiano attività sportive moderne, inclusive e capaci di coinvolgere nuove generazioni. «Con questa installazione — ha sottolineato il direttore generale Nicola Di Benedetto — proseguiamo nel nostro percorso di innovazione. Il parkour è una disciplina libera, creativa ed educativa, capace di attrarre giovani e adulti. Grazie al sostegno della Regione possiamo offrire un nuovo spazio di allenamento e socialità, che arricchisce il patrimonio sportivo del territorio», ha aggiunto, ricordando come la nuova struttura si integri perfettamente con le attrezzature già disponibili in ASU.
Parkour Wall@by®: una rivoluzione per sicurezza e performance
Il Parkour Wall@by® Geogym® rappresenta uno dei sistemi più avanzati dedicati alla pratica del parkour e delle discipline acrobatiche. Progettato per combinare versatilità, stabilità e sicurezza, l’impianto rispetta la Normativa UNI EN 16899:2017 e segue le linee guida dell’Apparatus Norms della Fédération Internationale de Gymnastique (FIG), caratteristiche che lo rendono adatto anche allo svolgimento di competizioni.
I diversi moduli del Wall@by® sono pensati per riprodurre gli elementi tipici dell’ambiente urbano in una forma più sicura e controllata. Muri, piani, superfici inclinate e passaggi dinamici consentono agli atleti di sperimentare tecniche e movimenti che, in contesti cittadini, risulterebbero più rischiosi.
Creatività, movimento e allenamento all’aperto
«Disporre di una struttura come questa — ha spiegato il tecnico ASU Eros Colavizza — permetterà alle atlete e agli atleti di esplorare realmente tutte le possibilità del parkour. Potranno variare approcci, salti, transizioni e combinazioni, costruendo sequenze da quelle più semplici fino alle più avanzate, sempre in totale sicurezza. È uno spazio pensato per stimolare creatività, movimento ed evoluzione tecnica».
L’impianto sarà infatti un punto di riferimento non solo per gli agonisti, ma anche per chi vuole avvicinarsi al parkour in un ambiente protetto e formativo, con la guida di istruttori qualificati.
Un nuovo spazio di comunità
La nuova installazione rafforza la vocazione dell’ASU come luogo di sport, incontro e crescita personale. La disciplina del parkour, nella sua dimensione educativa e sociale, trova così un contesto ideale in cui svilupparsi all’interno di una struttura che da sempre promuove i valori dello sport come strumento di inclusione.