Erano ricercate da anni per furti in Lombardia, ritrovate a Trieste: arrestate due donne straniere
Carabinieri di Aurisina arrestano due donne straniere ricercate per furti commessi in Italia: una croata e una rumena bloccate a Trieste.
TRIESTE – Prosegue l’intensa attività dei Carabinieri della Compagnia di Aurisina, impegnati nel contrasto alla criminalità e nel rintraccio di catturandi stranieri in transito sul territorio. Nelle scorse ore i militari hanno infatti arrestato due donne ricercate, entrambe straniere, colpite da ordini di carcerazione pendenti in Italia per reati contro il patrimonio.
Due arresti in poche ore
La prima donna, una 39enne di nazionalità croata, è stata fermata da una pattuglia della Stazione di Prosecco mentre viaggiava su un’auto privata lungo la SS14. Dalle verifiche è emerso che a suo carico pendeva un ordine di carcerazione emesso nell’aprile del 2015 dalla Procura della Repubblica di Pavia – Ufficio Esecuzioni Penali, in relazione a un tentato furto avvenuto a Garlasco nel 2014.
Dopo aver lasciato l’Italia e fatto perdere le proprie tracce, la donna aveva creduto che il procedimento si fosse concluso col passare degli anni. Rientrata sul territorio nazionale, è stata invece individuata e condotta alla casa circondariale di Trieste, dove dovrà scontare una pena di 5 mesi e 27 giorni di reclusione.
La seconda ricercata identificata su un autobus
Il secondo arresto riguarda una 57enne rumena, individuata a bordo di un autobus diretto verso il suo Paese. Anche per lei risultava un ordine di carcerazione di sei mesi di reclusione, emesso dalla Procura della Repubblica di Brescia per un furto commesso alcuni anni fa nella città lombarda.
Al momento del controllo, la donna aveva mostrato ai militari un documento rilasciato dalle autorità rumene, ma l’esperienza e l’intuito dei Carabinieri li hanno spinti ad approfondire gli accertamenti. L’identificazione certa è arrivata grazie alla comparazione delle impronte digitali, che hanno rivelato generalità diverse da quelle dichiarate: all’epoca del furto, infatti, la donna aveva fornito un nome falso e dichiarato di essere originaria della Moldavia.
Anche lei è stata condotta alla casa circondariale di Trieste, dove sconterà la pena prevista.
Indagini e precisazioni
Entrambe le donne sono state poste a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
Il procedimento penale nei loro confronti si trova ancora nella fase preliminare e la responsabilità effettiva sarà accertata nel corso del processo.
Come previsto dalla normativa, non sono state divulgate le generalità delle persone arrestate né altri elementi che ne consentano l’identificazione.