LATISANA. Il comitato “Presidio Permanente sul Tagliamento” manifesta ferma opposizione alla realizzazione del ponte diga di Dignano, temendo che tale progetto possa aggravare la già complessa situazione idraulica del fiume. In particolare, il comitato denuncia il significativo restringimento artificiale dell’alveo, visibile prima e dopo i ponti ferroviario e stradale a Latisana.
Con il fiume ormai trasformato in un canale, è necessario ottimizzare la canalizzazione e rimuovere gli ostacoli. Gli esperti propongono interventi mirati per migliorare la sicurezza idraulica del basso corso del fiume, attraverso una serie di azioni concrete.
Proposte per la sicurezza del fiume
- Ponti senza interruzioni: costruire ponti che consentano un flusso continuo e libero dell’acqua.
- Pulizia degli argini: operazioni di pulizia lungo 1 km prima e 1 km dopo i ponti, per evitare ostruzioni.
- Allargamento dell’alveo: spostamento degli argini per aumentare la capacità di deflusso dell’acqua.
- Rinforzo degli argini: misure per prevenire rotture improvvise.
- Esondazioni controllate: creazione di aree designate per le esondazioni gestite durante le piene.
- Intervento sul canale scolmatore Cavrato: controllo del deflusso e gestione della portata, con capacità di intervento fino a 2500 m³/s.
- Canale scolmatore a Latisanotta: miglioramento della gestione delle acque tramite un nuovo canale.
- Edifici anti-alluvione: interventi per rendere gli edifici più sicuri e resistenti agli allagamenti.
- Sensibilizzazione al rischio: informare la comunità sul rischio di alluvioni, considerando che il rischio zero non esiste.
Interventi tempestivi necessari
È urgente intervenire con il ritiro e il rinforzo degli argini, soprattutto a valle di Latisana. Quest’area presenta spazi disponibili e minor urbanizzazione, rendendola ideale per tali interventi. Queste azioni sono fondamentali per garantire la sicurezza della comunità locale e delle aree circostanti.
Impatto ambientale e alternative
Le soluzioni proposte per il basso corso del fiume sono considerate meno invasive rispetto ad altre opere, come i lavori trasversali al fiume. È importante estendere tali misure anche al medio e alto corso, ma le priorità attuali sono i lavori a Latisanotta e lungo il tratto inferiore.
È evidente l’urgenza di revisionare il Piano di Gestione del rischio alluvioni, in vista delle prossime stagioni piovose e dell’aumento degli eventi climatici estremi. È essenziale adottare misure preventive per ridurre i rischi per la popolazione.