Revisione del caso Resinovich: Liliana potrebbe essere stata strangolata
Il caso di Liliana Resinovich viene riaperto con un'altra pista di indagine. La donna potrebbe essere stata strangolata, nuove perizie in corso.


TRIESTE – La procura di Trieste ha deciso di rivedere completamente il caso di Liliana Resinovich, la cui morte inizialmente era stata classificata come suicidio. Il procuratore facente funzioni, Federico Frezza, ha annunciato che ci sarà una "profonda rivalutazione dell'intero procedimento" e, secondo indiscrezioni, sarebbe emersa l'ipotesi che la 63enne sia stata strangolata, con la morte avvenuta per asfissia meccanica.
Nuove analisi e perizie in corso
Nel fine settimana, Frezza ha studiato attentamente la relazione medico-legale, redatta dai consulenti della Procura, che include dettagli sulla possibile dinamica dell'incidente. La perizia suggerisce che Liliana sarebbe stata colpita al volto e strangolata, senza l'uso di un laccio. Gli esperti hanno trovato tracce di fratture e lesioni sul corpo che indicano un'aggressione fisica. Una nuova perizia medico-legale, dopo il rifiuto del gip di accogliere la richiesta di archiviazione, ha riaperto il caso, si indaga su un possibile omicidio.
Ipotesi sulla dinamica e nuove investigazioni
Le indagini suggeriscono che la morte di Liliana sia avvenuta il giorno della sua scomparsa, ma che il corpo sia stato successivamente nascosto e posto nel luogo in cui è stato ritrovato. Se confermato, ciò indicherebbe una messa in scena e nuove perquisizioni potrebbero essere imminenti. A tal fine, la procura sta concentrando le risorse su un'ulteriore valutazione della scena del crimine e sulle tracce biologiche raccolte.